Ma forse è meglio chiamarle gite scolastiche, viaggi di gruppo fra compagni di classe, visto che ormai sono diventate, queste uscite, il momento in cui alcuni studenti si fanno prendere dall’entusiasmo e compiono bravate, sull’onda dell’entusiasmo e della frenesia della scoperta fomentata dal gruppo. Alcool, droghe e fughe di nascosto dal prof sono le più frequenti tra le trasgressioni. Secondo un sondaggio di Skuola.net ci sarebbe anche chi approfitta della visita d’istruzione per avere rapporti sessuali completi.
Basta una distrazione del prof, quando non c’è connivenza, o il suo lasciarsi prendere dal sonno e dalla stanchezza, che gli studenti si trasformano. E in gita si fa tutto quello che si vuole: vogliono uscire di notte? Andare in un pub piuttosto che in discoteca? Non hanno bisogno del permesso dell’insegnante accompagnatore: 2 studenti su 5 raccontano di essere sgattaiolati fuori dall’albergo senza farsi vedere, in barba al prof che riposava.
E se decidono di restare nelle loro stanze, i rischi non diminuiscono. 1 studente su 4 si è ubriacato insieme ai suoi compagni e, peggio, più del 13% ha fatto consumo di droghe. Nel migliore dei casi, il 10% per l’esattezza, si è trattato di qualche spinello, ma c’è anche un 3% che ammette di essersi fatto di ecstasy o altre droghe pesanti.
Ad essersi lasciato prendere dall’amore trasgressivo è invece 1 studente su 7 che rivela di aver avuto rapporti sessuali completi mentre era in gita. Sempre meglio di chi ha partecipato a qualche rissa, come racconta di aver fatto 1 intervistato su 10. E se parliamo del binomio studenti – violenza, il bullismo non può che essere uno dei protagonisti: il 13% dei teenagers in gita racconta di aver assistito a episodi di questo tipo, tra l’altro anche particolarmente violenti.
E non finisce qui. Tra i ragazzi che raccontano a Skuola.net le loro esperienze, c’è anche di peggio: “Un mio compagno è stato spinto per le scale e si è rotto la mano” dice un utente a cui fa eco un altro, “Abbiamo attraverso l’autostrada a piedi mentre la classe era in sosta all’autogrill”. Peggio ancora: “Ho dovuto scavalcare da un terrazzo a un altro per raggiungere le mie amiche”, confessa una studentessa. E di esperienze simili i ragazzi ne raccontano diverse, come quella di chi rivela che i suoi amici “Andavano da una stanza all’altra dell’albergo passando sul cornicione”. E se questi racconti possono sconvolgere gli adulti, lo stesso non accade per i teenagers: “Cara Skuola.net, ho 17 anni e vi dico che non serve un’indagine per sapere quello che succede in gita. Episodi del genere, accompagnati da birre e droghe nelle stanze è normale che ci siano alla nostra età”.
Ma cosa succede agli studenti quando lasciano la tranquillità delle loro aule per qualche viaggio d’istruzione? La letteratura sembra sterminata ed è difficile trovare dei metodi per contenere l’euforia dei ragazzi, fermo restando che ormai è una grassa responsabilità accompagnare gli studenti durante quelli che una volta erano i viaggi di istruzione, andando per musei e parchi didattici di giorno e la notte, al limite massimo della infrazione, una puntatina in discoteca.
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