Dopo anni di insegnamento non ho mai capito il vero orario di servizio dei dirigenti scolastici. Ne ho conosciuto diversi: venivano a scuola quando volevano, uscivano per non tornare più, si assentavano per giorni.
Questo orario ballerino, questa libertà incontrollata sono sempre stati un mistero glorioso. I dirigenti scolastici, insomma, a chi devono dar conto quando si devono assentare? Chi li controlla? Come si prefigura per loro il reato di abbandono del posto di lavoro?
Non c’è una differenza abissale di trattamento con i docenti che non possono nemmeno uscire dall’aula senza permesso?
Franco Terracciano