Denatalità e spopolamento delle zone rurali e dei paesini di montagna fanno aumentare il numero delle cosiddette pluriclassi. Nelle scuole primarie delle zone più interne del Paese non è difficile trovare scuole primarie in cui bambini di prima dividono l’aula con compagnetti di seconda, o dove i più grandi di quinta stanno assieme agli alunni di quarta. In questi giorni La Repubblica dà notizia che nell’appennino parmense altre venti pluriclassi sono state finanziate dalle Regione Emilia-Romagna.
L’obiettivo è essenzialmente quello di assicurare la sopravvivenza di una realtà tipica delle aree montane del territorio, sostenendo le classi composte da bambini e bambine di età diversa in piccole scuole che non possono contare su un alto numero di iscritti.
Tutte le richieste presentate da Comuni e Unioni che hanno partecipato al bando della Regione Emilia-Romagna sono state accolte, le famiglie che vogliono restare o hanno deciso di andare a vivere in montagna possono stare tranquille perché verrà garantito il diritto all’istruzione dei loro figli.
Il progetto delle pluriclassi – continua La Repubblica – era stato avviato in via sperimentale a inizio dell’anno scolastico 2022-2023 in 6 plessi scolastici e 12 pluriclassi di montagna delle province di Reggio Emilia e Forlì-Cesena e adesso viene esteso a tutto il territorio.
Secondo i dati diffusi dall’Unesco, questa realtà educativa è più diffusa di quanto si possa pensare: in tutto il mondo circa il 30% degli alunni e delle alunne frequenta l’istruzione primaria in pluriclasse.
In Italia – comunica l’INDIRE – sono attualmente attive circa 2000 pluriclassi, in larga maggioranza situate in zone segnate da fenomeni di progressivo spopolamento e da forte isolamento geografico. In questi contesti gli insegnanti si confrontano quotidianamente con la progettazione e la gestione di classi fortemente eterogenee che necessitano di un ripensamento della programmazione curricolare e didattica, dell’organizzazione degli spazi e della gestione delle classi.
Il nostro Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa ha condotto una ricerca sulle pratiche e i vissuti nelle pluriclassi che ha prodotto due volumi: “Insegnare nella pluriclasse. La didattica tra sapere pratico e ricerca” di Laura Parigi e “Insegnare nella pluriclasse. Curricoli, Spazi e Tecnologie” di Giuseppina Mangione.
Per le due ricercatrici INDIRE, la pluriclasse è un’occasione per sperimentare e riesaminare radicalmente il curricolo, creando nuove situazioni di apprendimento che permettano la cooperazione tra alunni e alunne di diversa età e la costruzione di percorsi differenziati di apprendimento, più rispettosi dei tempi e degli stili cognitivi di ciascuno.
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