Alunni ritenuti diversi, difficili da gestire all’interno della classe perché rumorosi, con difficoltà relazionali, emotive e comunicative, disattenti e che sembrano annoiarsi continuamente, in alcuni casi nascondono un maggiore potenziale cognitivo. Ecco chi sono gli alunni gifted. VAI AL CORSO
In poche parole, alunni eccellenti, ma difficili, che nascondono un alto potenziale cognitivo.
Ci sono alunni che sfuggono agli standard della cosiddetta “normalità” e si pongono come “diversi”. Sono gli alunni scomodi, in genere etichettati come difficili perché sono difficili da gestire e sfuggono a ogni sorta di rimprovero o di sanzione. Hanno difficoltà relazionali, emotive e comunicative, sono disattenti, e sembrano annoiarsi continuamente. Può succedere però che queste difficoltà in alcuni casi sono derivanti dalle loro maggiori abilità rispetto quelle dei compagni. Ci troviamo in questo caso di fronte ad un alunno gifted, ad alto potenziale cognitivo. Non sempre è facile riconoscere la “diversità” di questi ragazzi e spesso gli insegnanti non sanno cogliere i loro bisogni, non riescono a interpretare correttamente il loro malessere e, di conseguenza, a sostenere la velocità dello sviluppo e della crescita delle loro potenzialità.
Gli alunni gifted, ad alto potenziale cognitivo, del resto, non hanno maggiore fortuna quando vengono facilmente individuati, perché sono visti in modo pregiudizievole, cioè come alunni perfetti e privi di difficoltà scolastiche o di qualunque altro genere. Non è così! Parecchi alunni, infatti, incontrano difficoltà negli apprendimenti, hanno problemi e deficit di apprendimento certificati e riconosciuti. Un esempio può essere l’alunno che eccelle nella musica, ma non brilla affatto in matematica o, al contrario, eccelle in matematica ma fatica in italiano.
Una cosa è certa: fino a oggi la scuola italiana non ha preso in seria considerazione questa tipologia di alunni che, è vero rappresentano solo una minoranza, ma dovrebbero essere individuati molto precocemente per supportare a pieno la crescita del loro potenziale. La plusdotazione è importante, infatti, dal punto di vista sociale perché questi alunni da adulti potranno incidere molto sulla cultura, sulle istituzioni, sull’economia.
Di questo argomento si occupa il corso “Alunni con capacità al di sopra degli standard”, a cura dei formatori Anna Maria Di Falco e Giovanni Morello. L’incontro vuole dare suggerimenti e proposte educative e didattiche per riconoscere precocemente gli alunni ad alto potenziale e valorizzarli, insieme a tutti gli altri alunni della classe, attraverso una lettura attenta della loro storia come punto di partenza e di arrivo per un lavoro di squadra dei docenti nei diversi segmenti formativi.
Il corso si svolge in tre incontri (25, 26 e 29 gennaio 2021) di 2 ore ciascuno in modalità on line (webinar).
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