Nella scuola di Cascina Grassi a Rogoredo di Casatenovo, popoloso centro della Brianza in provincia di Lecco, dove tre bambini di prima elementare sono rimasti feriti per il crollo di una porzione di intonaco che si è staccata dal soffitto, i genitori vogliono sapere chi è il responsabile e dove sia il colpevole. Gli stessi genitori dicono che se tra cinque o dieci anni accadrà ancora qualcosa del genere, i loro figli non ci saranno, ma loro mi sentiranno responsabili se oggi non verrà individuato un colpevole. Tutte queste domande, tutte queste richieste sono emerse durante il consiglio d’ istituto straordinario organizzato dopo l’incidente del crollo nel soffitto della scuola di Cascina Grassi, infatti, una mamma e altri genitori hanno fatto sentire la loro protesta, accusando dirigenti scolastici e amministratori comunali.
Su tutto il territorio nazionale molte scuole versano in condizioni precarie e di estrema insicurezza, la responsabilità di tale situazione non deve ricadere solo sul dirigente scolastico, ma principalmente sull’ente locale proprietario dell’edificio scolastico.
Molte volte gli enti locali non hanno mai pianificato interventi pluriennali, con destinazione di risorse finanziarie certe, costanti e crescenti, per il decoro e la messa in sicurezza degli edifici stessi. Questa realtà a dir poco scandalosa, che sta sotto gli occhi di qualsiasi cittadino, dimostra ampiamente che mentre l’edilizia privata riceve ogni cura e assistenza, quella pubblica è terra di nessuno e quindi versa in uno stato di permanente degrado e abbandono, determinando sempre più spesso condizioni di pericolo per gli studenti e per tutti gli operatori scolastici.