La scuola è in crisi: dispersione, bullismo, mancanza di rispetto, disaffezione .. sono i sintomi più evidenti.
Tutti segnali di superficie.
Eppure l’origine del malessere dell’istituzione è in bella mostra. Le lettere dei docenti, pubblicate sulle riviste del settore mostrano, in modo inequivocabile, la nebulosità che avviluppa la finalità del sistema educativo: i concetti “competenza generale” e “competenza specifica” non hanno un significato univoco e condiviso; sono lasciati alla libera interpretazione individuale.
Le scuole non li hanno elaborati, definiti, processualizzati; sono lasciate andare alla deriva.
La mancata definizione dei traguardi non turba il lavoro dei docenti: favorisce la manifestazione degli esiti indicati.
La situazione é generata dall’elusione del mandato conferito ai dirigenti scolastici che devono “Garantire un’efficace ed efficiente gestione delle risorse”.
L’efficacia della gestione si determina soppesando il grado di conseguimento degli obiettivi programmati.
La ricerca dell’efficacia di un processo, senza sapere dove si vuol andare, è un’utopia, è un nonsenso, è fonte di confusione, è il privilegio dell’obbedienza sulla responsabilità.
Enrico Maranzana