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Chi studia ha meno possibilità di diventare obeso

Sembra esserci un’importante correlazione tra l’obesità ed il titolo di studio: l’ipotesi emerge da un ampio studio svolto da una serie di ricercatori dell’Istat e del Ministero della Salute che nei giorni scorsi hanno presentato i risultati sull’aumento del numero di persone in eccesso di peso in Italia. 
Oltre ad evidenziare che nel nostro Paese oggi le persone adulte obese hanno raggiunto la ragguardevole quota di 4 milioni e 700 mila, con un incremento del 9% rispetto a cinque anni fa, lo studio ha rilevato che la maggiore perseveranza negli studi garantisce un fisico più longilineo: tra gli adulti con titolo medio-alto la percentuale di obesi risulta infatti appena del 5% (4,6% tra i laureati e 5,8% tra i diplomati), mentre si presente tra volte più alta, arrivando al 15,8%, tra coloro che hanno solo la licenza elementare. Il dato trova conferma poi in un altro, presentato sempre da Istat e Ministero: al Nord-Est, una delle zone d’Italia dove figurano meno abbandoni scolastici e maggiori eccellenze scolastiche, risultano solo 8,4% di persone obese; mentre al Sud, dove la dispersione è maggiore, la percentuale media di adulti in eccesso di peso sale fino all’11,6%. 
Gli esperti del Ministero della Salute hanno colto l’occasione per ricordare che l’obesità accresce il rischio di insorgenza del diabete, delle patologie cardiovascolari, delle malattie del fegato e di tumori di vario genere. Tuttavia l’Italia non sarebbe messa male se confrontata a livello europeo: solo Svizzera e Norvegia, con l’8%, possono infatti detenere un livello di obesi più basso; il resto dell’Europa, anche le nazioni che almeno teoricamente possono vantare una più profonda tradizione scolastica, hanno più del doppio di persone in eccesso di peso rispetto ai nostri connazionali. Evidentemente in queste nazioni la cultura culinaria è più forte di tutte le altre. Basta dire che nel Regno Unito ben il 23% della popolazione adulta farebbe bene a mettersi a dieta. Ancora peggio va poi negli Stati Uniti, dove un cittadino adulto su tre ha superato di almeno 20 chilogrammi il peso raccomandato. Come dire: se il grado d’istruzione non garantisce sempre lavori migliori e ben remunerati, almeno nel nostro Pese riesce a salvaguardare la salute.
Alessandro Giuliani

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