Ormai, nella nostra epoca, risulta imprescindibile comprendere le dinamiche riguardanti l’ambito della privacy, del trattamento dei dati sensibili e della trasparenza anche in organizzazioni pubbliche come la scuola. VAI AL CORSO
Si tratta di un tema molto complesso con cui i dirigenti scolastici e gli aspiranti tali sono destinati a confrontarsi. La scuola, infatti, in qualità di pubblica amministrazione, deve rispettare due interessi primari, entrambi meritevoli di tutela da parte dell’ordinamento giuridico, che possono entrare in conflitto tra di loro: il diritto alla riservatezza e il principio di trasparenza amministrativa.
Le scuole, come tutti gli enti pubblici, devono quindi porre la massima attenzione nella scelta dei dati personali da utilizzare, nella redazione di atti e documenti soggetti a pubblicazione, ma nello stesso tempo consentire il rispetto della trasparenza, come peraltro contemplato nei Piani triennali per la prevenzione della corruzione e la trasparenza.
Quali basi giuridiche?
Le norme giuridiche di riferimento sono tante, dalla L. 241/1990 alle continue e aggiornate indicazioni del Garante della privacy.
Oltre a conoscere i principi fondamentali che hanno ispirato le legislazioni nazionali in materia di tutela della riservatezza sui quali basare le attività e il trattamento dei dati a scuola è utile riflettere sulle tematiche connesse ad essi e, soprattutto, i rischi.
I dirigenti sono così chiamati a gestire il bilanciamento tra diritto alla trasparenza ed il diritto alla protezione dei dati personali. Tra i benefici della conoscenza approfondita di questi temi c’è senza dubbio il miglioramento dei processi organizzativi e dei servizi erogati, il consolidamento della consapevolezza del proprio ruolo per il personale con incarichi di responsabilità e l’introiezione di valori etici, che si traducono in comportamenti eticamente e giuridicamente adeguati.
Il corso
Su questi argomenti il corso Privacy e trasparenza in ambito scolastico, in programma dal 19 ottobre, a cura di Gabriella Chisari.