I docenti che vanno in esubero sull’organico di diritto non possono evitare in alcun modo la mobilità d’ufficio. Le nuove norme sulla formazione delle classi, infatti, per evitare ritardi nella stabilizzazione degli organici impongono all’Amministrazione di sacrificare gli interessi dei docenti soprannumerari, che non possono rientrare in possesso delle loro cattedre nemmeno se si riformano in sede di elaborazione dell’organico di fatto.
E’ quanto ha affermato il Giudice del lavoro di Nuoro, il 19 dicembre scorso, che ha rigettato un’istanza cautelare ex art. 700 c.p.c., presentata da alcuni docenti di ruolo, soprannumerari in organico di diritto, che erano stati trasferiti d’ufficio non ostante le loro cattedre si fossero riformate in organico di fatto.
Tale "anomalia", secondo il giudice " deve essere considerata come un costo parallelo della nuova politica legislativa, che complessivamente vuole garantire una continuità didattica effettiva nel rapporto docente-discente". Il testo integrale della sentenza è reperibile visionando "Ulteriori approfondimenti"
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