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Chi viola la legge sulla privacy deve pagare, enti pubblici compresi

I Comuni sono risultati inottemperanti all’obbligo di fornire informazioni e di esibire le documentazioni richieste dall’Autorità, il Cnr ha ricevuto due contestazioni, per oltre 13.400 euro, per aver installato, presso la propria sede, una telecamera a circuito chiuso senza fornire alcuna informativa alle persone riprese e per aver omesso alcuni adempimenti previsti dalla legge sulla privacy.
L’Ufficio del Garante, a seguito dell’esposto di un lavoratore, ha accertato la presenza di un sistema di videosorveglianza dotato di una telecamera con ampio angolo visuale, in grado di riprendere il passaggio delle persone che entrano nel campo visivo. La presenza della telecamera, infine, seppure visibile, non era segnalata in alcun modo. Le immagini, raccolte per motivi di sicurezza, non venivano registrate ed erano trasmesse ad un monitor collocato nel posto di guardia. Al Cnr è stata contestata la violazione della normativa sulla privacy per non aver preventivamente informato il pubblico e i lavoratori attraverso avvisi e cartelli della presenza della telecamera. La contestazione permette un pagamento in tempi brevi in misura ridotta di 3.098 euro.
Nel corso dell’istruttoria, inoltre, l’Autorità ha anche accertato che nella notificazione con la quale il Cnr aveva comunicato all’Ufficio i trattamenti di dati personali, l’ente non aveva specificato questo genere di attività (immagini delle persone trattate attraverso l’impianto di videosorveglianza). Omissione per la quale all’ente è possibile pagare in misura ridotta 10.329 euro.

Giorgio Veneziani

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