Mentre i sindacati confederali e lo Snals stanno cercando ogni strada per bloccare la “chiamata diretta”, l’Anp fornisce già le proprie indicazioni pratiche su come realizzare l’inter procedura.
“In attesa della conclusione delle procedure di mobilità – spiega l’Anp nel proprio dito – suggeriamo che ciascun dirigente proceda, fin da subito, ad un esame del PTOF e del PdM finalizzato ad individuare i requisiti che ritiene debbano avere i docenti candidati a coprire i posti rimasti disponibili dopo la conclusione della mobilità. Tale operazione potrà essere condotta avvalendosi dell’elenco allegato alle Linee Guida, eventualmente integrato con requisiti scelti in autonomia ma comunque sulla base dei documenti su indicati”.
Conclusa la mobilità il dirigente dovrà provvedere a “pubblicare sul sito un avviso recante l’elenco dei posti rimasti vacanti, con l’indicazione per ciascuno dei soli requisiti individuati e attendere la data entro cui i docenti dovranno far pervenire il loro curriculum”.
A quel punto, “scaduto il termine per la presentazione delle candidature, partendo dalle autocandidature ricevute e in base alla documentazione presentata dagli interessati, è opportuno selezionare un ridotto numero di docenti (2 o 3 per ogni posto) da chiamare a colloquio”.
Tutta la procedura si dovrà concludere con l’individuazione di un docente per ogni posto “motivando la scelta con esclusivo riferimento al possesso dei requisiti richiesti e accertati”.
Una questione contorta: uno studente dalla brillante carriera scolastica non è stato ammesso alla maturità…
Da qualche giorno è stato dato ufficialmente il via al secondo concorso Pnrr per diventare insegnante…
Riccardo aveva solo otto anni, metà dei quali trascorsi a combattere contro un tumore alla…
Come insegnano i docenti più giovani oggigiorno? Quali differenze con i colleghi più grandi? A…
Sul rinnovo contrattuale della mobilità docenti e ata, le cui norme saranno valide per il…
Un bambino di 10 anni ha fatto una richiesta speciale a Babbo Natale: garantire la…