Il giorno dell’anniversario della morte di don Milani, il Governo ha fatto la sua prima mossa sulla scuola. Non lo avrà certamente fatto con una precisa volontà, ma in pratica questo è accaduto.
Mentre don Milani ha dato tutto se stesso per i ragazzi, creando una scuola atipica, pur di mettere i ragazzi al centro, la prima azione del nuovo Governo rimette al centro la scuola fatta per altri.
Tutto è migliorabile figuriamoci, ma iniziare cancellando la chiamata diretta credo che non aiuterà la qualità della scuola fatta per gli studenti, semmai più semplicemente andrà incontro ad una richiesta dei sindacati.
Per un preside, non avere la “chiamata diretta” in fin dei conti significa avere un lavoro in meno da fare; per gli studenti sarà il venir meno di una possibilità, quella di avere il miglior insegnante, rispetto al percorso scolastico, alle caratteristiche dell’indirizzo scolastico, avendo quindi la possibilità di scegliere i docenti più adatti per l’offerta didattica della singola scuola.
La scuola è fatta per i ragazzi, non per altri o per altro. Partiamo da questo punto, è utile per i ragazzi e per il Paese.
Gabriele Toccafondi, sottosegretario all’Istruzione dal 2013 al 2018
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