Attualità

Chiamata diretta: di abolizione si riparlerà a settembre. I Partigiani presentano il conto al M5S.

Lo scontro fra la senatrice 5S Bianca Granato e il presidente dell’ANP Antonello Giannelli prosegue ancora diventando sempre più aspro con il passare del tempo.
L’ultima polemica riguarda la questione della chiamata diretta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici, tema sul quale è fermo in Parlamento un disegno di legge proposto proprio da Bianca Granato e già approvato al Senato.

Prima della emergenza il provvedimento era arrivato anche alla Camera dove era stato assegnato alla Commissione Cultura.
Ma da marzo tutto è fermo.
L’esame del disegno di legge dovrebbe riprendere, ma nel frattempo è sorto un nuovo problema: le presidenze delle commissioni parlamentari sono in scadenza e dovranno essere rinnovate nelle prossime settimane.
E, fino alla nomina del nuovo presidente, non ci sarà neppure un calendario dei lavori aggiornato.

In pratica, insomma, se ne parlerà a partire da fine settembre, nella migliore delle ipotesi.
E’ molto probabile che la Camera apporti qualche modifica all’impianto originario anche perché, nel frattempo, è cambiata la maggioranza parlamentare.
In conclusione, è difficile pensare che la legge possa essere approvata entro il 2020 (a ottobre, infatti, inizierà la sessione di bilancio e Camera e Senato saranno impegnati su fronti assai più impegnativi)

In tutto questo intervengono i Partigiani della Scuola Pubblica che osservano: “Il Movimento 5 stelle ha dimenticato che il mondo della scuola sulle idee programmatiche ha dato un voto e con quel voto molti sono in Parlamento. La certezza di quel voto si basa tutto sulla promessa dell’abrogazione della legge 107/2015”.
I Partigiani si soffermano proprio sulla questione del disegno di legge contro la chiamata diretta sul quale – osservano – “è calato il silenzio, escluso quello dell’ANP che torna a suggerire la prerogativa di selezione dei docenti da assegnare al Dirigente scolastico, come suo diritto/dovere per una scuola che porti a casa risultati d’impresa”.
“Onde evitare il riemergere di convincimenti accantonati, ma a quanto pare non eliminati –
concludono i Partigiani – chiediamo di sapere che fine possa aver fatto la proposta avanzata mesi fa dalla Senatrice Granato che sembrava, allora, l’ultimo slogan prima della rivoluzione. Aspettiamo quindi risposte sulle promesse fatte dal Movimento e non ancora mantenute”.

 

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Saluto romano, gli studenti non si rendono conto del significato perchè ignorano la storia: per la ds De Luca quanto accaduto “è un segnale”

"Urge fare entrare lo studio della storia contemporanea nelle scuole affinché i fatti accaduti nel…

02/11/2024

Cesare Pavese: Indire e Gabinetto Vieusseux propongono un progetto per farlo conoscere ai più giovani

La scuola allo schermo: si intitola così un interessante progetto dell’Indire per promuovere nelle scuole…

02/11/2024

Giappone: sempre più studenti si assentono dalle lezioni

Nelle scuole elementari e medie del Giappone sempre più ragazzi disertano le lezioni, per il…

02/11/2024

Sciopero scuola 31 ottobre, tra legge di bilancio, precari, idonei 2020 e diritti dei lavoratori: le voci dei protagonisti

La Flc Cgil è scesa in piazza, giovedì 31 ottobre, per uno sciopero generale che…

02/11/2024

IA e robotica educativa nelle scuole, utile ma serve un approccio interdisciplinare

L’inserimento graduale delle nuove tecnologie tra cui l’intelligenza artificiale all’interno del contesto educativo scolastico sta…

02/11/2024

Interpelli per posti vacanti fino al 30 giugno 2025, in una scuola di Milano cercano docenti di sostegno per 7 posti della scuola primaria

Sono numerosi gli interpelli pubblicati nei vari siti istituzionali degli uffici scolastici provinciali di tutta…

02/11/2024