Categorie: Mobilità

Chiamata diretta e incarichi triennali, il Miur non cede: margini solo sulle utilizzazioni

La metà di giugno potrebbe rivelarsi determinante ai fini di una parte consistente della mobilità del prossimo anno scolastico.

Sulla sequenza contrattuale si vive ormai da oltre due mesi una situazione di stallo: Miur e Governo rimangono fermi ad applicare i commi 79 e a seguire della Legge 107/15, con il dirigente scolastico che dovrebbe conferire gli incarichi triennali ai docenti per farli titolari a seguito delle operazioni di trasferimento che li hanno “incasellati” sugli ambiti territoriali.

Per sbrogliare la situazione, stavolta non è servito nemmeno l’invocato intervento politico del sottosegretario Davide Faraone. Il Governo non ha nessuna intenzione, infatti, di rinviare la chiamata diretta, come chiedono in blocco i cinque sindacati rappresentativi. I quali, hanno più volte spiegato che l’accordo sottoscritto sulla mobilità, frutto della pre-intesa del 10 febbraio scorso, non ha mai riguardato questo aspetto della mobilità.

“Nell’ultimo incontro “politico” – ha scritto la Flc-Cgil – abbiamo registrato che non c’è stato alcun passo in avanti nella sequenza contrattuale sull’assegnazione dei docenti dagli ambiti territoriali alle scuole. Da parte del Ministero non ci sono aperture concrete per superare il vincolo imposto dalla legge 107/15 che prevede i poteri discrezionali del dirigente nella chiamata dei docenti dagli ambiti”.

Dei margini di trattativa vi sono, invece, per il rinnovo del contratto annuale sulle utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie di tutto il personale docente, educativo ed Ata della scuola per il 2016/2017. Operazioni che anche quest’anno coinvolgeranno migliaia di sovrannumerari. L’obiettivo dei sindacati è quello “di confermare le stesse regole dello scorso anno consentendo al personale che chiede l’assegnazione provvisoria o l’utilizzazione di ottenere una sede scolastica. L’obiettivo che ci si è dati – spiega ancora il sindacato guidato da Mimmo Pantaleo – è di pervenire, per le utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie, ad una ipotesi di pre-intesa da sottoscrivere entro il prossimo martedì 14 giugno. Entro tale data, quindi, si dovrà verificare se ci sono le condizioni per una possibile intesa sugli incarichi triennali – ben distinta e separata dall’attuale trattativa sulle utilizzazioni/assegnazioni provvisorie – oppure se sarà rottura definitiva”.

 

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Per le utilizzazioni del personale, sinora durante il confronto a Viale Trastevere sono stati presi in esame i primi sei articoli del personale docente, compreso il 6 bis relativo al personale dei licei musicali, più gli articoli relativi al personale Ata.

“Resta da definire ulteriormente l’art. 7 relativo alle assegnazioni provvisorie del personale docente”, ricorda la Uil Scuola. L’articolato ricalca sostanzialmente quello dello scorso anno, con alcuni aggiustamenti. Per i Licei musicali viene meglio definito il comma 11 relativo alle conferme”.

La Uil Scuola ha proposto che le assegnazioni provvisorie debbano essere effettuate su scuola e non su ambito territoriale, richiamando il Miur ad onorare l’impegno preso al momento della sottoscrizione del contratto sulla mobilità prevedendo:

a) La tutela del personale docente nominato in ruolo nella fase B da concorso, ampliando la possibilità di scelta con la possibilità per detto personale di richiedere l’assegnazione provvisoria su tutta la regione nella quale ha espletato le procedure concorsuali.

b) In virtù del piano straordinario di mobilità previsto dalla Legge 107/15, ha chiesto, inoltre, di prevedere una deroga per consentire al personale docente di sostegno di partecipare alle procedure di mobilità annuale interprovinciale senza alcun vincolo.

Il confronto potrebbe concludersi già martedì 14 giugno, con la firma del contratto definitivo, che dovrebbe salvare dagli ambiti territoriali i partecipanti alle operazioni di utilizzazioni e assegnazioni provvisorie. In caso contrario, la sequenza contrattuale prevista dal contratto nazionale sulla mobilità 2016 da un punto di vista sindacale si potrà considerare una piccola Caporetto.

 

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Alessandro Giuliani

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