Categorie: Politica scolastica

Chiamata diretta: e se i d.s. usassero le graduatorie?

E’ ormai chiaro che il punto di maggior contrasto in fatto di contratto sulla mobilità è quello che riguarda la chiamata diretta dei docenti.

Non a caso la questione viene rinviata ad una apposita sequenza contrattuale che dovrebbe prendere avvio subito dopo la firma della preintesa e concludersi nell’arco di un mese. Sul punto tutti i sindacati si sono espressi chiaramente e sono arrivati alla medesima conclusione: per la chiamata dagli ambiti territoriali occorrono criteri oggettivi e trasparenti. In pratica vuol dire che i dirigenti scolastici dovrebbero attenersi a graduatorie e punteggi e non certamente a metodi soggettivi (colloqui per esempio). Su questa posizione sono attestati tutti i sindacati del comparto scuola, quegli stessi sindacati che hanno fra i propri iscritti un bel 50% dei dirigenti scolastici italiani. Sarebbe quindi un bel gesto se le strutture dei dirigenti scolastici presenti nei sindacati del comparto prendessero una posizione chiara su questo punto e annunciassero che – comunque dovesse concludersi la trattativa contrattuale – loro effettueranno le chiamate dei docenti tenendo conto esclusivamente di punteggi e graduatorie.

 

 

{loadposition bonus_1}

In linea di principio questa modalità potrebbe essere utilizzata senza difficoltà dai dirigenti scolastici che – stando alla legge – hanno il solo obbligo di rendere pubblici e trasparenti i criteri utilizzati per le chiamate. E allora cosa impedisce ai dirigenti scolastici che aderiscono ai sindacati del comparto di annunciare pubblicamente che in ogni caso si atterranno alle graduatorie e non ad altri metodi che – come vanno ripetendo i sindacati stessi da più di 6 mesi – aprirebbero la strada al clientelismo e all’arbitrio? Per la verità, i primi a fare “outing” dovrebbero essere i dirigenti scolastici della Flc-Cgil che nei giorni scorsi ha deciso di aderire al comitato per il referendum abrogativo; e siccome uno dei quesiti riguarda proprio la questione della chiamata diretta i dirigenti scolastici della Flc non dovrebbero avere nessuna difficoltà ad assumere una posizione del genere. E chissà che dopo l’outing dei dirigenti Flc, anche gli altri si sentano in dovere di essere coerenti con le scelte dei propri vertici sindacali.

{loadposition facebook}

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Cellulari scuola; Nocera: “E’ giusto aver salvato dal divieto gli alunni con disabilità”

Dal professore Salvatore Nocera, uno dei massimi esperti italiani di inclusione e disabilità riceviamo e…

17/07/2024

Concorso DS 2017, molti partecipanti ancora in ballo 7 anni dopo

Penso che sia utille per tutti sapere qualcosa di più sulle vicende giudiziarie che hanno…

17/07/2024

Decreto scuola: Paola Frassinetti (FdI) e Rossano Sasso (Lega) entusiasti, ma le proteste non mancano

Mentre proseguono le proteste delle opposizioni e di movimenti e comitati contro le diverse misure…

17/07/2024

Flavio Briatore sugli stipendi: “Come fanno vivere le famiglie con 4000 euro al mese? Bisogna aumentare i salari”

Flavio Briatore, ospite del podcast di Fabio Rovazzi e di Marco Mazzoli, 2046, ha affrontato vari…

17/07/2024

Nuove regole per promuovere l’inclusione degli alunni stranieri

Il governo nel presentare il decreto n° 71 del 30 maggio 2024 alla camera, nel…

17/07/2024

Falso allarme Covid scuola: condannato il docente

Nel 2020, un docente di un istituto di Pescara aveva lanciato un allarme infondato circa…

17/07/2024