Sulla questione chiamata diretta e incarichi triennali dei docenti sui posti vacanti e disponibili delle scuole, c’è molta confusione.
Ad essere confusi non sono soltanto i docenti, ma, cosa preoccupante, anche i dirigenti scolastici non hanno ancora chiare le idee. Proviamo a spiegarne il funzionamento, ma prima ancora a specificare chi ne sarà coinvolto.
Cominciamo con il dire che parteciperanno alla chiamata diretta soltanto i docenti che saranno titolari di ambito territoriale: in buona sostanza, si tratta:
a) dei docenti entrati in ruolo entro l’anno 2014, che avendo richiesto trasferimento o passaggio interprovinciali diverranno titolari su ambito territoriale, poiché non sono stati soddisfatti sulle scuole del primo ambito scelto.
b) di tuttii docenti neo-assunti dalla graduatoria di merito del concorso ordinario 2012 in fase B e C del piano straordinario di assunzioni: costoro saranno titolari in uno degli ambiti della provincia in cui sono entrati in ruolo e quindi saranno soggetti alla chiamata diretta;
c) dei docenti neo-assunti da GaE in fase B e C del piano straordinario di assunzioni, che hanno richiesto il trasferimento con la fase C della mobilità in uno degli ambiti territoriali d’Italia;
d) di tutti gli insegnanti di ruolo che hanno richiesto la fase D della mobilità interprovinciale, riservata ai docenti neoassunti in fase 0 e A;
e) di quelli della fase B e C da concorso, infatti costoro oltre a richiedere la mobilità in fase A e B, hanno potuto richiedere la mobilità in fase D prevalente, in caso di soddisfazione sulle altre.
Infine parteciperanno alla chiamata diretta, ma a settembre prossimo, i docenti che risulteranno vincitori del concorso ordinario 2016.
A scanso di equivoci, che stanno imperversando sui Social a seguito della pubblicazione delle linee guida ministeriali, non risulterà coinvolto in questa chiamata diretta il personale precario presente nelle GaE e nelle graduatorie d’Istituto di I, II e III fascia. Come non risulteranno coinvolti nemmeno i docenti che andranno a richiedere utilizzazione o assegnazione provvisoria, né tanto meno i docenti che non avendo ottenuto l’assegnazione provvisoria interprovinciale faranno richiesta di scambio del posto, a parità di posto e di classe di concorso, con un altro docente di un’altra provincia.
Infine, c’è da sottolineare che la chiamata diretta si effettuerà esclusivamente per ricoprire i posti dell’organico dell’autonomia che risulteranno disponibili e vacanti, senza una precisa distinzione tra posti in organico di diritto o di potenziamento.
Mentre i dirigenti scolastici non potranno utilizzare la chiamata diretta sui posti aggiuntivi dell’organico di fatto, quelli che si assegneranno a partire dal prossimo 1° settembre.
Per quanto riguarda il funzionamento della chiamata diretta e le azioni da fare, vi consigliamo un’attenta lettura dell’articolo dal titolo: Chiamata diretta, ecco le linee guida. Modificate le date.
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