Personale

Chiamata diretta, Granato (M5S) contro Unicobas: “Voglio limitare i poteri dei presidi”

Bianca Laura Granato non ci sta e alle accuse di Stefano d’Errico risponde punto per punto.

Granato: il mio ddl contiene importanti novità

La senatrice Granato esordisce: “Prima di gridare allo scandalo e alla vergogna per un emendamento depositato oggi al mio ddl su chiamata diretta e ambiti, già pensando alla manina dell’ANP, vorrei far riflettere su alcune importanti novità che invece introduce”.
“Innanzitutto –
chiarisce Granato – tutti  i docenti diverranno titolari su scuola! Questo comporta che  si ritorna praticamente all’organico di diritto e all’organico di fatto ed il potenziamento verrà gradualmente riassorbito. Di conseguenza i docenti saranno tutti uguali e quindi acquisiranno maggiore unità e peso contrattuale.  Sparirà poi definitivamente la titolarità su ambito con incarico triennale conferito per chiamata diretta al quale sarebbero stati destinati anche i soprannumerari . Infine non va trascurato il fatto che si ripristina la sostanza del testo unico”.

La senatrice del M5S fa anche osservare che “l’emendamento presentato introduce inoltre una importante novità e cioè il ruolo in ambito provinciale anziché regionale (spero che almeno cesseranno definitivamente le chiacchiere sulla regionalizzazione dei ruoli)”.

I dirigenti dovranno rispettare le regole del T.U.

Granato replica poi all’accusa di d’Errico che sostiene che se il disegno di legge verrà approvato con gli emendamenti presentati nella mattinata del 30 novembre i dirigenti avranno mano libera per assegnare i docenti alle classi in modo pressoché arbitrario: “Faccio notare poi che per le assegnazioni dei docenti alle classi il testo unico è ancora vigente: gli art. 7, 10 e 396 infatti prevedono chiaramente la regola per il dirigente di attenersi ai criteri definiti dagli organi collegiali e voglio anche far riflettere tutti sul fatto che, purtroppo, la migliore legge del mondo non basterà a limitare gli abusi, per eliminare i quali ci vogliono controlli attendibili e sanzioni certe”.

“Ad oggi – conclude Granato – il dato è che a fronte di un’autonomia pressoché illimitata data ai dirigenti scolastici la 107/15 non ha previsto un aumento significativo di personale ispettivo e gli abusi finiscono tutti nei tribunali con conseguenze nefaste per le casse dello stato e per il buon andamento delle scuole. Se un dirigente o un docente commettono abusi, deve essere il personale ispettivo a stabilirlo con certezza e ci vuole altresì certezza di sanzioni in tempi rapidi, compatibili con le esigenze delle scuole di funzionare durante lo stesso anno scolastico in modo efficiente.  Ma posso già preannunciare che questo argomento sarà oggetto del mio prossimo approfondimento normativo”.

Quanto all’accusa di aver dato spazio all’Anp, Granato replica “E’ sotto gli occhi di tutti che l’ANP ed io abbiamo una visione opposta della scuola e ne è testimonianza il modo spiacevolissimo con cui ci siamo confrontati durante l’audizione del 27 novembre”.

Reginaldo Palermo

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