Riprende il 14 luglio di buon mattino la trattativa sulla questione della chiamata dei docenti dagli albi territoriali.
L’incontro è previsto per le 8,30 presso la sede del Ministero dell’Istruzione. Sarà presente anche il sottosegretario Davide Faraone al quale probabilmente i sindacati rappresentativi chiederanno conto dell’improvvisa “retromarcia” rispetto all’accordo politico del 7 luglio scorso.
Fare una previsione sull’esito dell’incontro è difficile, per non dire impossibile anche se va detto che la firma dell’accordo appare più difficile rispetto ad una settimana fa.
Anche perchè, nel frattempo, c’è chi, come l’Anp, sta sottolineando con forza l’assoluta illegittimità di un qualsiasi accordo che modifchi o addirittura cancelli le disposizioni della legge 107. L’ipotesi è chiaramente esclusa non solo dalla legge 15 del 2009 ma anche dal comma 196 della legge 107 che prevede espressamente che “sono inefficaci le norme e le procedure contenute nei contratti collettivi, contrastanti con quanto previsto dalla presente legge”.
Non è anzi da escludere che a fronte di un accordo sottoscritto fra le parti, l’Anp decida di rivolgersi alla magistratura amministrativa per chiedere il rispetto della legge.
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