Sulla chiamata diretta esiste troppa disinformazione anche tra gli addetti ai lavori. Cerchiamo d chiarire come funziona e quando si applica.
Anche quest’anno, così come era già capitato l’anno scolastico scorso, la chiamata diretta rischia di essere un tormentone estivo. Infatti sulla chiamata diretta per l’anno scolastico 2017/2018 c’è chi sostiene le cose più disparate e senza alcuna base normativa. Bisogna ricordare che la chiamata diretta è stata introdotta dalla legge 107/2015, ai sensi dei commi 79 e 80, ed è stata trattata anche sull’ipotesi di CCNI mobilità 2017/2018, per cui la chiamata diretta si applica sulla base di queste fonti normative.
Appare quanto mai singolare sentire parlare rappresentanti sindacali nazionali che non hanno firmato il contratto della mobilità, dire che “molti dirigenti useranno i criteri per scegliere i colleghi precari”, oppure sentire dire che la chiamata diretta è collegata alle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie.
Per dire le cose in modo corretto, è opportuno sottolineare che la chiamata diretta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici, si applica solamente ai docenti titolari di ambito, mentre non si applica in alcun modo, stando alla normativa attuale, ai docenti delle GAE e delle tre fasce delle graduatorie d’Istituto per le supplenze e tantomeno ai docenti che richiedono utilizzazione o assegnazione provvisoria.
Sostenere che le delibere dei collegi docenti sui criteri della chiamata diretta, possano consentire ai dirigenti scolastici un via libera per chiamare il docente precario senza scorrere la graduatoria, o scegliersi il docente preferito tra quelli che hanno fatto richiesta di assegnazione o utilizzazione, non osservando le graduatorie della mobilità annuale, è ovviamente una cosa non vera.
È giusto dire che le utilizzazioni e assegnazioni provvisorie 2017/2018 si faranno sulla base delle graduatorie provinciali e interprovinciali, saranno gli uffici scolastici ad utilizzare e assegnar ei docenti, anche le supplenze annuali saranno fatte dal ufficio scolastico sulla base delle graduatorie.
Gli unici docenti a rimanere soggetti della chiamata diretta, che si dovrebbe effettuare sulla base dei criteri deliberati dal Collegio dei docenti, saranno i docenti che avranno la titolarità in un ambito territoriale a seguito della mobilità 2017/2018 e i docenti e neoassunti da GAE o graduatoria di merito.
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