Categorie: Personale

Chiamata diretta, Pantaleo (Flc-Cgil): si è rotto per colpa del Miur, vogliono presidi despoti

Il ministero dell’Istruzione “è l’unico responsabile della rottura che si è consumata al tavolo della trattativa riguardante l’assegnazione dei docenti dagli ambiti alle scuole”.

A dirlo è Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc-Cgil, attraverso una lunga nota.

“Dopo aver raggiunto l’intesa politica che definiva procedure trasparenti e oggettive per garantire l’incontro tra richieste qualitative delle scuole e requisiti dei docenti, salvaguardando esperienze e punteggi, è stata presentata una pletora di requisiti nazionali tra i quali le singole scuole avrebbero dovuto indicarne quattro. Molti di quei requisiti non avevano alcun riferimento alla concreta attività didattica, culturale e pedagogica dei docenti. Le organizzazioni sindacali unitariamente hanno proposto un numero limitato di requisiti nazionali inequivocabilmente verificabili e certificabili che eliminassero ogni potere discrezionale e eventuali contenziosi”.

Secondo Pantaleo, “il vero obiettivo del Ministero invece era quello di rendere del tutto ininfluente, nelle scelte delle scuole, la tabella nazionale, di lasciare alla massima discrezionalità la scelta dei docenti a cui assegnare gli incarichi e di ridurre al massimo l’utilizzo dei punteggi”.

Per il leader della Flc-Cgil, il Miur ha voluto in queso modo “incentivare concorrenza tra insegnanti e scuole in una sorta di mercato di titoli. È evidente che si vuole proseguire sulla strada della fallimentare Legge 107/15 che non ha alcun consenso nel mondo della scuola, sta determinando confusione e incertezza e non favorisce il miglioramento della qualità del sistema di istruzione”.

Il primo sindacato della scuola, si impegna quindi a “tutelare in ogni forma possibile i diritti dei docenti e la loro dignità”.

“Vogliamo salvaguardare la libertà di insegnamento e di apprendimento, valori costituzionali irrinunciabili che non possono essere cancellati trasformando le scuole in aziende. Il Miur ha la responsabilità di determinare conflitti e contenziosi infiniti. Una corsa contro il tempo per procedere ai trasferimenti e alle assegnazioni alle scuole dei docenti che sarà sicura causa di caos e deve essere chiaro che ogni forzatura dal definire criteri oggettivi e trasparenti sarà denunciata e contrastata”, conclude Pantaleo.

 

{loadposition eb-pof-triennale}

 

{loadposition facebook}

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Dilaga la dismorfofobia fra gli studenti. Il rimedio: psicoterapia, riflessione, conoscenze culturali approfondite

«Ho 20 anni e mi vedo bruttissima. Mi capita da quando ne avevo 13. Da…

03/07/2024

Percorsi abilitanti, docenti di sostegno e concorsi, il ministro Valditara risponde al question time – DIRETTA ore 15:00

Oggi, mercoledì 3 luglio alle ore 15.00 in diretta dalla Camera, il ministro dell’Istruzione e…

03/07/2024

Generazione Z: il lavoro è accettato solo se gratificante

Se il salario è fondamentale per svogere un lavoro, altrettanto importante è la gratifica che…

03/07/2024

Autonomia differenziata: 4 Regioni chiedono il referendum abrogativo

Contro l’Autonomia differenziata, che dividerebbe il Paese in altrettante piccole autogoverni e fra cui avrebbe…

03/07/2024

Nel centenario di Danilo Dolci: nonviolenza, maieutica reciproca e l’immaginazione di un mondo più giusto

   Danilo Dolci nasceva cent'anni fa, il 28 giugno, a Sesana, che allora era italiana…

03/07/2024

Dispersione scolastica, gli anni più rischio terza media e primo superiore: perché i docenti tutor non arrivano? Il nostro direttore replica al Ministero

Nel ringraziare la dottoressa Carmela Palumbo, capo dipartimento del MIM, per le precisazioni inviate in…

02/07/2024