Dopo una estenuante giornata di trattative, finisce male la questione della chiamata diretta: tra Miur e sindacati è arrivata la rottura definitiva.
E stavolta sembrerebbe proprio che non vi siano più i presupposti per tornare indietro. Per cui, la sequenza contrattuale sulla chiamata diretta è giunta di fatto al capolinea.
Qual è stato il motivo principale di questa rottura? Il motivo va ricondotto principalmente al numero e alla tipologia dei requisiti nazionali proposti dal Miur, ma non accettati dai sindacati.
I dirigenti del dicastero di Viale Trastevere ne proponevano circa una quarantina, alcuni di tipologia ripetuta come le competenze linguistiche per la primaria e quelle per la secondaria: dall’altra parte, le organizzazioni dei lavoratori chiedevano un numero ristretto, al massimo di otto requisiti.
Nel corso della trattativa, si è arrivati a ridurre la “rosa” proposta dal Miur sino a 30 (si era partiti da quasi 50!). Solo che i sindacati erano disposti al massimo ad arrivare ad 11.
A quel punto, il discorso si è incentrato sulla tipologia dei requisiti e sulle certificazioni che avrebbero validati i titoli. I sindacati, ad esempio hanno ritenuto inaccettabile requisiti generici, come le esperienze lavorative nei musei; mentre si sarebbero detti d’accordo sul valorizzarne altri più specifici, come l’esperienza di tutor nell’alternanza scuola-lavoro o anche di tutoraggio dei neo-assunti in ruolo.
Tuttavia, le parti continuavano ad essere troppo distanti. Così, l’accordo è saltato. Sembra che i sindacati abbiano lasciato il Miur anche abbastanza contrariati. Adesso non resta che attendere e leggere il loro comunicato unitario.
In tanti si chiedono cosa accadrà ora: che ne sarà, in particolare, delle decine di migliaia di docenti che dovranno essere collocati attraverso la chiamata diretta? Di fondo, c’è la Legge 107/2015, che parla da sola: il Miur realizzerà di fatto, con ogni probabilità, un atto unilaterale, pubblicando solamente delle linee guida.
{loadposition eb-sussidi-strumenti}
{loadposition facebook}
Certamente miliardaria, e dunque finanziatrice col marito della campagna elettorale dell’amico di lunga data Donald,…
All’Istituto nautico di San Giorgio una recente circolare del preside Paolo Fasce fa discutere e…
Nei prossimi giorni il ministro Giuseppe Valditara potrebbe incontrare i genitori di Giulia Cecchettin: la…
Com'è noto, nella scorsa edizione del Festival di Sanremo, tra i partecipanti c'era il cantante…
Molti aspiranti docenti stanno ricercando sui vari canali il modo più accurato per candidarsi alle…
Con D.M. 231 del 15 novembre 2024 il MIM ha stanziato 267 milioni di euro,…