Categorie: Personale

Chiamata diretta, sarà decisivo il curriculum inviato su Istanze On Line

Alla fine, per gestire la chiamata diretta torna in auge il curriculum dei docenti: lo si evince dal comunicato stampa del Miur sulle linee guida pubblicato il 22 luglio.

“I docenti – scrive il Miur – potranno caricare il loro curriculum sul sistema del Miur (Istanze On Line) dal 29 luglio al 4 agosto per infanzia e primaria, dal 6 al 9 agosto per la secondaria di primo grado, dal 16 al 19 agosto per la secondaria di secondo grado”.

Per scrivere il curriculum, gli insegnanti non tuttavia dovranno preparare nulla o cercare modelli adattabili: “avranno a disposizione un modello predefinito”.

Sarà quindi il curriculum a fare la differenza: perché i presidi esamineranno, nei giorni previsti dal Miur, “il CV degli insegnanti presenti nel suo ambito territoriale”, per “individuare quelli che hanno esperienze (ad esempio di didattica laboratoriale o innovativa) o titoli (come la conoscenza di una lingua) che rispondono al meglio all’offerta formativa presentata alle famiglie e decisa dal Collegio dei docenti”.

Quindi, sarà nel curriculum che verranno inseriti i requisiti, allargati dal Miur e che hanno fatto imbufalire i sindacati, che il dirigente scolastico andrà ad esaminare, uno per uno, per scegliere il docente più adatto a ricoprire il posto. Resta qualche dubbio per i tempi ristretti con cui ciò andrà a verificarsi. Oltre per il fatto che diversi dirigenti scolastici saranno impossibilitati ad esaminare i curriculum, perchè in ferie programmate. E i vicari non pensiamo proprio che siano titolati per sostituirli in questo delicato compito.

Come indicato nel corso dell’informativa del 20 luglio, il capo d’istituto avrà quindi la possibilità di andare a “pescare” anche insegnanti candidati che non hanno presentato domanda nella sua scuola: potranno scegliere, infatti, tra “i docenti presenti nel loro ambito territoriale a partire da quelli che hanno presentato la loro candidatura”. E “ogni scelta sarà motivata”, assicurano dal Miur.

Poi scatterà la proposta di incarico. Per i docenti non scelti o per quelli che non accetteranno l’incarico, la sede verrà individuata d’ufficio dagli Uffici Scolastici Regionali.

 

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Alessandro Giuliani

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