Come era facilmente prevedibile l’incontro odierno sulla questione della chiamata diretta fra Governo e sindacati si è concluso con un nulla di fatto.
Tutto è stato rinviato a domani “nel tentativo – rende noto Cisl Scuola – di individuare ipotesi condivise in vista di un possibile nuovo incontro politico che, se ve ne saranno le condizioni, potrebbe aver luogo giovedì 9 giugno”.
All’incontro era presente anche il sottosegretario Faraone che, per l’ennesima volta, ha annunciato la volontà del Governo di portare a compimento il progetto contenuto nella legge 107 in materia di assegnazione dei docenti alle scuole.
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Per parte loro i sindacati hanno ribadito la loro posizione: la chiamata da parte dei dirigenti deve essere attuata utilizzando criteri oggettivi e trasparenti, in pratica – sempre secondo i sindacati – si dovrà fare riferimento alle graduatorie.
L’idea di consentire ai dirigenti di effettuare le assegnazioni ricorrendo a colloqui o ad altre forme di selezione analoghe è da escludere nel modo più assoluto.
L’incontro di domani 8 giugno dovrebbe quindi essere risolutivo: se si troverà un punto di intesa si andrà avanti a discutere e a confrontarsi, in caso contrario la rottura sarà inevitabile, con conseguenze imprevedibili per l’avvio del nuovo anno scolastico.
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