La chiamata diretta era stato il tormentone del contratto sulla mobilità per l’anno 2016/2017 e continua ad esserlo anche per quella 2017/2018.
Infatti all’incontro di oggi 21 marzo 2017 tra Miur e sindacati si continua a parlare di organici, di ordinanza ministeriale mobilità, di modulistica on line per capire bene il funzionamento del sistema istanze on line per la mobilità 2017/2018, ma non si fa cenno, nemmeno tra i punti all’ordine del giorno, a tentare una conclusione sulla chiamata diretta dei docenti titolari di ambito.
Per cui bisognerà attendere ancora per sapere quali, quanti e da chi saranno decisi i criteri per selezionare i docenti titolari su ambito al fine di ricevere l’incarico triennale su una scuola di quello stesso ambito.
Si continua a rinviare il confronto su questo argomento cruciale da cui potrebbe dipendere l’esito dell’intero accordo sulla mobilità 2017/2018.
Più volte la Flc Cgil ha fatto sapere che l’accordo mobilità 2017/2018 è un accordo unico che comprende tutto quello che è già stato pattuito nella pre-intesa del 31 gennaio 2017 e quello che dovrebbe essere pattuito in questi giorni sulla chiamata diretta. Per cui non è ipotizzabile che si possa fare come accaduto l’anno passato, dove per la chiamata diretta è stata fatta una sequenza contrattuale che per altro si chiuse senza accordo e con un atto unilaterale del Miur.
Attendiamo i comunicati sindacali per capire meglio i motivi che stanno dietro al rinvio ulteriore sul confronto finale della chiamata diretta e soprattutto per sapere i tempi di questa mobilità, che sembrano allungarsi al mese di aprile, così come già era accaduto l’anno passato. Tuttavia sembrebbe che la ministra Valeria Fedeli stia attendendo il momento migliore per chiudere sulla chiamata diretta con un accordo che soddisfi tutte le parti sindacali firmatarie.