Con un comunicato diramato nel tardo pomeriggio del 2 agosto Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal rendono noto che i loro uffici legali stanno predisponendo ricorso al Tar contro la cosiddetta “chiamata per competenze”.
In particolare i sindacati hanno deciso di impugnare le due note del 22.07.2016 e del 27.07.2016 con le quali il Ministero ha regolato la mobilità dei docenti da ambito territoriale a scuola.
“Si tratta di provvedimenti irragionevoli e contraddittori sul piano amministrativo che – denunciano i sindacati – violano la trasparenza della pubblica amministrazione visto che non si fondano su criteri chiari e condivisi, lasciando troppo spazio a decisioni arbitrarie”. “Tra l’altro – aggiungono ancora i sindacati – sono anche in contrasto con importanti principi costituzionali, dalla libertà di insegnamento, ai diritti dei lavoratori, alla contrattazione”.
Da quanto si comprende dal comunicato, i sindacati intendono rivolgersi al TAR al quale chiederanno anche di rimettere la legge 107 del 2015 alla Corte Costituzionale.
“Questa materia – si legge sempre nel comunicato – avrebbe potuto essere regolata da una specifica intesa contrattuale, già delineata con soddisfazione di tutte le parti, che avrebbe garantito i diritti dei docenti e la correttezza delle procedure. Ma la Ministra ha rovesciato il tavolo venendo meno agli impegni presi. Il ricorso alle vie legali diventa inevitabile perché la procedura imposta sta causando danni, scontento e contenzioso con grave lesione della loro dignità professionale”.
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