Categorie: Politica scolastica

Chiamata diretta: UilScuola sollecita l’intervento della Ministra

Altra fumata nera sulla questione della chiamata diretta che, secondo le dichiarazioni sindacali di fine gennaio, si sarebbe dovuta risolvere in pochissimi giorni.

E a questo punto c’è qualcuno che incomincia a perdere la pazienza, a cominciare dalla Gilda e dalla Uil-Scuola.
“L’incontro di questa mattina al Miur tra sindacati e Amministrazione – denuncia Rino Di Meglio della Gilda- si è concluso con un ennesimo nulla di fatto e toccherà attendere la prossima settimana, quando si svolgerà un ulteriore confronto, per arrivare forse al termine della trattativa”. 
“Ma il forse – aggiunge la Gilda degli Insegnanti – è d’obbligo perché a viale Trastevere non è ancora giunta la certificazione dell’ipotesi di contratto da parte della Funzione Pubblica e del Mef”.
“La stuazione si sta facendo preoccupante – conclude Di Meglio – perchè più si allungano i tempi per la chiusura del contratto più si fa concreto il rischio che le operazioni della mobilità partano in forte ritardo, con tutte le conseguenti ripercussioni negative che subirà l’avvio del prossimo anno scolastico”.
“Non è più possibile continuare con questi incontri inconcludenti e inutili” dichiara per parte sua il segretario nazionale di Uil-Scuola Pino Turi che aggiunge: “Considerato che continuare a discutere con i tecnici del Ministero non produce risultati apprezzabili,  ho già assunto l’iniziativa di chiedere che la trattativa si sposti a livello politico”.
Da quanto se ne sa la Ministra si sarebbe dichiarata disponibile ad incontrare i sindacati e questo potrebbe avvenire già nelle giornata dell’8 marzo.
“Chi aveva pronosticato che oggi si sarebbe chiusa la partita – sottolinea ancora la Gilda, non senza una vena polemica – ha evidentemente cantato vittoria troppo presto”.  

Reginaldo Palermo

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