“I sindacati collaborazionisti, prosegue il comunicato del sindacato autonomo di base, anziché lottare contro qualsiasi forma di chiamata diretta, hanno avvalorato un sistema che azzererà l’anzianità di servizio e svilirà il lavoro svolto nelle classi; hanno preferito prima mettere sul tavolo la ‘chiamata diretta per certificazione’ per chiudere un accordo con il MIUR che salvasse la loro funzione di stampella del governo, per poi abbandonare i lavoratori alla stessa tipologia di chiamata dopo le proteste arrivate dalla base e dai docenti tutti”.
“Il governo mostra ancora una volta il totale disprezzo per il bagaglio di esperienze e di lavoro che i docenti neoimmessi hanno accumulato nei lunghi anni di precariato, conclude USB, togliendo qualsiasi valore all’autoformazione sul campo e al lavoro faticosamente portato avanti giorno dopo giorno, nonostante la condanna ad anni di instabilità lavorativa, valorizzando invece tutta una serie di ‘certificati’ acquisiti on-line o esperienze di tutoraggio che valorizzano solo il lavoro di gestione della scuola e non il lavoro didattico con gli alunni. Si apre per tutti noi una stagione di lotta contro le storture che si determineranno nelle scuole con le decisioni dei Dirigenti Scolastici”.
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