Cortese redazione della Tecnica della Scuola
La sensibilità della politica nei confronti della scuola, la testeremo sia in concomitanza delle tornate vaccinali che dal numero di studenti e studentesse che costituiranno le future classi prime del prossimo anno scolastico.
Soffermandoci per un attimo sulla attuale situazione: quando si parla di percentuali di presenza per emergenza sanitaria del 50-75%, ci si riferisce ovviamente alle classi regolarmente costituite avendo riguardo per il D.Lgs n. 81/2008.
Oltre al D.M. 18/12/1975 e la seguente Legge n° 23 del 11/01/1996, vi è il riferimento di legge DM 3/8/2015 che affronta l’approccio prestazionale inerente gli indici di affollamenti, definendo per le aule il parametro di 0.4 pp/m2
E’ chiaro ed evidente che se una classe è composta da 27 alunni ed è stata destinata ad aula di 40mq, siamo in aperta violazione delle norme di sicurezza. Se le norme del 2015 evidenziano che il parametro di riferimento è 0,4 persone/mq, quindi in 40mq, ci stanno 16 studenti, in 50mq ci stanno 20 studenti, in 60mq ci stanno 24 studenti e via discorrendo.
In diversi paesi europei si utilizza il parametro 3,5-4mq/alunno (Belgio) e distanze superiori al metro. Comunque è meglio guardare in casa nostra ed agire con equilibrio e giudizio.
In questo senso occorre ad es. che nello spazio retrostante la sedia dello studente ci sia una larghezza di manovra di 60cm, altresì che i corridoi tra le fila di banchi, utili ai fini della evacuazione, siano di 80-90cm.
Stando così le cose e valutata la concomitanza del rispetto delle norme di sicurezza per evacuazione antincendio e per emergenza sanitaria Covid, nelle aule delle scuole italiane, mediamente in 40mq non si può superare il limite di 16 studenti.
A quale autorità occorre rivolgersi affinchè Dirigenti, Sovrintendenti Scolastici, Provveditori , Sottosegretari e Ministri si attengano a queste elementari regole?
Vediamo come si comporta il nuovo titolare del Ministero, ma non vorrei che si perdesse nelle pastoie burocratiche che nulla hanno a che vedere con le reali esigenze della scuola e tralasciasse i problemi che noi docenti verifichiamo sul campo e sui quali chiediamo di essere consultati. Per favore non mettetevi in testa altre riforme, anzi resettiamo tanto e ripartiamo da 20 anni fa.
Occorre rispetto per i ragazzi, per i docenti, per il personale scolastico e per le famiglie, basta con le deroghe alla sicurezza. Per fare una buona didattica, la numerosità degli studenti per classe non può eccedere 15 (alle elementari 12-13 bambini). Spero che gli esperti scolastici, consulenti del Ministero ( che aime’ spesso non sono mai entrati in un’aula quindi non gestito alcuna classe) , diano dei buoni consigli al Ministro affinchè la vergogna delle classi pollaio ( non meno di 27 diceva qualcuno che ha fatto danni incalcolabili nella scuola) finisca una volta per tutte ed immediatamente, a partire dal prossimo anno scolastico.
Giampaolo Bullegas
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