“Chiarezza sul destino dei docenti in graduatoria di merito per la scuola dell’infanzia cui il Governo ha promesso l’assunzione, garanzie sui meccanismi assunzionali specialmente in relazione all’organico potenziato, trasparenza sulle scelte che dovrà compiere chi è inserito in più graduatorie”. È quanto chiede Romina Pepe, portavoce dei docenti del gruppo GM 2012 in rispetto del T.U., in una nota stampa, alla vigilia della approvazione del ddl scuola alla Camera dei Deputati in seconda lettura.
“Per quello che riguarda i circa 2.000 docenti inseriti in graduatoria di merito concorsuale per la scuola dell’infanzia che residueranno dalle immissioni in ruolo ordinarie – continua la portavoce dei docenti non ancora assunti come migliaia di altri nelle loro stesse condizioni -, ricordiamo che il Governo, lo scorso settembre, nel documento su La Buona Scuola, si è impegnato all’assunzione di tutti gli idonei, e successivamente a rimandarne l’assunzione all’approvazione della delega 0-6 anni”.
“Per quanto concerne l’organico potenziato – prosegue -, chiediamo che i circa 1.000 docenti, prevalentemente di diritto, economia, educazione artistica, educazione tecnica, filosofia e storia, e lingue straniere, che residueranno dalle immissioni in ruolo ordinarie, siano ricompresi per intero nei 55.258 posti previsti per questo contingente. In particolare – spiega la portavoce -, esprimiamo la necessità che venga garantito l’incontro tra fabbisogno delle scuole e professori disponibili. Senza una riflessione attenta su come allineare domanda e offerta, le circa 55mila assunzioni promesse dal Governo sull’organico potenziato si risolverebbero in un mero annuncio trionfalistico”.
“Infine – conclude Romina Pepe -, per coloro che sono inseriti in più graduatorie (di merito e a esaurimento), ed eventualmente per più classi di concorso incluso il sostegno, raccomandiamo che il Ministero metta gli aspiranti docenti in ruolo nella condizione di esercitare al meglio una scelta consapevole circa la graduatoria cui aderire, tenendo presente che gli effetti di una scelta errata si potrebbero tradurre anche, al limite, in una mancata assunzione!”
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