Con nota prot. n.4321 del 6 luglio 2015 il Miur ha risposto ai quesiti giunti da diverse scuole, riguardanti il rapporto con le famiglie in occasione della definizione dei Piani dell’offerta formativa (POF), oltre alla eventuale introduzione, in corso d’anno, di progetti di istruzione, formazione e orientamento che coinvolgano gli alunni.
Con l’occasione, il Ministero ha ricordato la corretta procedura che le scuole devono seguire fin dall’inizio dell’anno scolastico, ribadendo che il POF, in cui obbligatoriamente tutte le attività che le istituzioni scolastiche intendano realizzare devono essere specificate, è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche che viene elaborato dal collegio dei docenti e approvato dal Consiglio di Istituto.
Per la predisposizione del POF, il dirigente scolastico deve promuovere i necessari rapporti con tutti gli stakeholder e tenere conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e, per le scuole secondarie di secondo grado, degli studenti.
Uno degli strumenti che le scuole possono utilizzare per assicurare la massima informazione alle famiglie su tutte le attività previste dal Piano dell’Offerta Formativa è il “Patto di corresponsabilità educativa” istituito dal D.P.R. 235/2007, per le scuole secondarie di primo e secondo grado, il cui obiettivo è offrire agli insegnanti, ai ragazzi e alle loro famiglie, un’occasione di confronto responsabile, di accordo partecipato, di condivisione di metodologie e obiettivi fondanti la vita comunitaria in ambiente scolastico.
Le famiglie hanno il diritto, ma anche il dovere, di conoscere prima dell’iscrizione dei propri figli a scuola i contenuti del Piano dell’Offerta Formativa e, per la scuola secondaria, sottoscrivere formalmente il Patto educativo di corresponsabilità per condividere in maniera dettagliata diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie.
Con riferimento ai progetti da realizzare, il Miur ricorda che i progetti relativi a qualsiasi tematica possono essere realizzati, in orario curricolare, sia nell’ambito del curricolo obbligatorio sia nell’ambito della quota parte facoltativa, ma pur sempre previsti dal Piano dell’Offerta Formativa. E comunque la partecipazione a tutte le attività extracurricolari, anch’esse inserite nel P.O.F., è per sua natura facoltativa e prevede la richiesta del consenso dei genitori per gli studenti minorenni o degli stessi se maggiorenni che, in caso di non accettazione, possono astenersi dalla frequenza.
Infine, il Miur fa un cenno al DDL Buona Scuola, che non contiene modifiche, rispetto al quadro normativo in vigore, per quanto riguarda il rapporto tra le famiglie e i POF e in generale le suddette modalità.
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