Home Archivio storico 1998-2013 Estero Chicago, a soli 9 anni guida la rivolta contro la chiusura di...

Chicago, a soli 9 anni guida la rivolta contro la chiusura di 50 scuole

CONDIVIDI
Lo chiamano già il nuovo Obama. È un baby prodigio di Chicago, che a soli 9 anni infiamma già la platea con una dialettica da far invidia a più di un adulto. Chi lo ha visto all’opera dice di lui che ha un tono fermo, lo sguardo fiero e il piglio sicuro.
Agli onori della cronaca è arrivato a seguito del caos delle proteste per la chiusura di 50 scuole pubbliche in città è nato un nuovo oratore, un nuovo leader che sul web sta facendo impazzire migliaia di americani: ma Asean Jonhson, pur avendo parlato alla folla come un politico navigato, è un bambino afroamericano di soli 9 anni. Durante la manifestazione contro la chiusura del suo istituto, la Marcus Garvey School, decisa dal sindaco democratico Rahm Emanuel – ex braccio destro proprio di Obama – Asean ce l’ha messa tutta per convincere il primo cittadino a cambiare idea, a tornare sui suoi passi. Il suo intervento un piccolo capolavoro. Il video impazza sulla rete e in poche ore è stato visto da oltre 34 mila persone su YouTube. Il podio è troppo alto per lui, così Asean, maglietta rossa, capelli cortissimi, sale su uno sgabello e comincia un’appassionatissima difesa della sua scuola, dove frequenta la terza elementare, e di tutte le altre scuole colpite dai tagli alla spesa.

“Dovresti investire in queste scuole, sostenerle, e non chiuderle”, ha urlato tra gli applausi del pubblico, rivolgendosi senza timori reverenziali al sindaco Emanuel. Cita anche Martin Luther King il piccolo Asean, e punta il dito su una decisione che penalizza soprattutto gli studenti neri: “Il 90% delle chiusure riguarda gli afroamericani, questo è razzismo”, urla ancora tra la folla, che oramai lo acclama come un vero e proprio leader. “Dobbiamo andare davanti al municipio, non ci arrenderemo senza combattere”, l’ultimo appello col pugno alzato, con la gente in delirio che scandisce ripetutamente le sua parola d’ordine finale: “Dobbiamo combattere per i nostri diritti”. Le migliaia di americani che hanno già visto il video lasciano commenti entusiastici: “Boom! Hai ottenuto il mio voto”, commenta un utente. “Martin Luther King Jr.”, lo ha ribattezzato un altro. Fatto sta che il giorno dopo la manifestazione, è arrivata l’insperata notizia: l’istituto di Asean rimarrà aperto. Il ‘nuovo Obama’ o il ‘nuovo MLK’ ha già incassato la sua prima vittoria politica. Ma non ha intenzione di arrendersi: vuole continuare la sua battaglia per convincere il sindaco a salvare tutte le scuole pubbliche della sua città.