Il gruppo di docenti “Ridateci il 2013” – costituitosi su Facebook https://www.facebook.com/groups/1272257079804707 – lancia la presente petizione per sensibilizzare i colleghi a non rassegnarsi allo status quo e attuare forme organizzate di lotta per rivendicare, in prossimità dell’ormai imminente rinnovo contrattuale, il riconoscimento della validità dell’anno 2013 ai fini dell’avanzamento di fascia stipendiale.
Durante l’emergenza economica che vide la caduta del Governo Berlusconi a favore del Governo tecnico di Mario Monti, venne emanato il DECRETO-LEGGE 6 luglio 2011, n. 98 con il quale si tagliava drasticamente la spesa pubblica. Tra le varie iniziative intraprese figuravano:
1. il blocco contrattuale per i dipendenti pubblici, di cui paghiamo ancora oggi le conseguenze in termini di perdita di potere economico;
2. il blocco degli scatti stipendiali.
In breve, gli anni 2011, 2012 non dovevano essere conteggiati per permettere al personale della scuola di cambiare fascia stipendiale. Dopo una serie di battaglie sindacali e politiche, il miglioramento della situazione economica permisero all’allora MIUR di riconoscere gli anni 2011 e 2012. Ma, finora, nulla si è riusciti a fare contro il Decreto presidenziale n. 122 del 4/9/2013, emanato durante il Governo Letta, che , rifacendosi al Decreto Legge 28/2011, bollava il 2013 come anno non conteggiabile ai fini del salto di fascia stipendiale.
Ricordiamo che il salto di fascia stipendiale, che avviene per mera anzianità di servizio, non esistendo una progressione di carriera per il mondo della scuola, risulta l’unica maniera per ottenere un incremento stipendiale. Per amor di chiarezza: un docente di scuola secondaria di secondo grado, con anzianità di servizio tra 0 e 8 anni oggi prende uno stipendio mensile lordo di 2010.38 euro. All’ingresso del 9° anno prenderà uno stipendio mensile lordo di 2.270.82 euro. Nella fascia di anzianità tra 15 e 20 anni di carriera, di 2507.55 etc..
Secondo il Decreto 122/2013, ad esempio, un docente che avrebbe dovuto avere il suo scatto stipendiale nel settembre 2022, lo avrà invece nel settembre 2023. Il che significa che oltre al danno economico subito per il blocco di circa 9 anni dei contratti e la vergognosa cifra, di circa 85 euro al mese, ottenuta nell’ultimo rinnovo contrattuale siglato dai sindacati il 09 febbraio 2018, tutto il personale scolastico si vedrà sottratto l’importo di un anno di scatto stipendiale, col rischio di andare in pensione senza poter avanzare di fascia, nel caso in cui gli mancasse solo un anno per il salto.
Per tale ragione, ti chiediamo di firmare questa petizione https://chng.it/hqzmWhLx e farla girare tra i tuoi colleghi docenti e ATA. Anche per loro valgono le stesse regole. Ti invitiamo ad iscriverti al gruppo https://www.facebook.com/groups/1272257079804707
Gruppo di docenti “Ridateci il 2013”
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