Silvia Chimienti (M5S) ha sostenuto, nel suo intervento, spesso accompagnato da applausi, che non accetta il ricatto del Governo sui tempi di approvazione del Ddl e comunica che il Movimento 5 stelle ha chiesto uno spacchettamento della riforma: prima la risoluzione del precariato e poi tutto il resto.
Tre sono le cose fondamentali richieste dal suo partito:
1) No all’eccesso di deleghe, ci sono deleghe su ogni materia.
2) Le assunzioni vanno fatto anche in II fascia e da subito.
3) No alla chiamata diretta dei docenti da parte dei dirigenti.
Inoltre sottolinea che secondo il DDL i docenti potranno insegnare materie diverse dalla loro abilitazione. Questo va contro la qualità della didattica.
Prosegue ricordando quello che lei insieme al Movimento 5 stelle hanno costruito. C’è stato un confronto con gli insegnanti. Da qui è nata la loro proposta di legge. Innanzitutto si richiede l’ istutuzione di una fase transitoria pluriennale e il ripristino dei posti di lavoro che servono quindi ampliamento gli organici. L’ assunzione solo tramite concorso aperto a tutti i laureati quinquennali, un anno di tirocinio reale e prova finale che dia diritto all’immissione in ruolo tassativamente entro tre anni. Richiedono infine che sia prevista una multa per lo Stato e un risarcimento per il docente nel caso in cui questo non avvenga.
Questo è il primo passo per la buona scuola.