Una regione, il Piemonte, già al centro di polemiche negli ultimi giorni per i paventati tagli di 100 classi in organico di diritto e di 180 docenti, a fronte di un aumento di 2500 studenti iscritti alle scuole superiori rispetto allo scorso anno nella sola provincia di Torino.
“La situazione di Casale Monferrato è una palese violazione di qualunque norma di buon senso, ma soprattutto di diritto: come sappiamo, il limite massimo di alunni per classe consentito dalla legge è differente per ogni scuola a seconda dell’ ordine e grado, ma il limite di 30 alunni non è comunque superabile” dichiara Silvia Chimienti, deputata M5S.
“Il problema è a monte e nasce ovviamente dalla norma del 2008 voluta da Tremonti e Gelmini, che imponeva la diminuzione di un punto del rapporto alunni-docente. Ma ora il Governo Renzi, anziché invertire la tendenza come promesso, prosegue in questa logica miope di tagli indiscriminati, a discapito prima di tutto della sicurezza degli allievi e della qualità della didattica – continua la deputata. Da quando siamo entrati in Parlamento, il M5S ha lottato per ripristinare gli organici pre-riforma Gelmini, ma né il Governo Letta né il Governo Renzi sembrano inenzionati ad ascoltarci.
Se confermati, i tagli in tutto il Piemonte avrebbero conseguenze pesantissime sulle scuole di ogni ordine e grado, in particolare istituti tecnici e professionali che dovranno ridimensionare corsi diurni e serali. Si arriverà ad avere classi-pollaio fino a 35 studenti, inclusi gli allievi disabili, ma non solo: dirigenti dovranno iniziare a respingere le iscrizioni, molti ragazzi saranno costretti ad affrontare lunghi spostamenti per raggiungere altre scuole, con enormi disagi per le famiglie, i docenti dovranno far fronte a classi sovraffollate, sacrificando la qualità della didattica sull’altare delle continue inefficienze degli uffici del Ministero dell’Economia e Finanza.
È questa la risposta del Governo alla questione della sicurezza dei plessi scolastici e all’emergenza dell’edilizia?
Il M5S si oppone con forza e chiede a gran voce che il ministero restituisca immediatamente i posti di organico illegittimamente tagliati nella Regione Piemonte perché non possiamo più accettare che proprio chi ha vinto le elezioni facendo continui proclami sulla scuola, svilisca ulteriormente il nostro sistema d’istruzione, la sicurezza degli allievi, la qualità della didattica e la professionalità dei lavoratori del mondo della scuola. Ecco perché abbiamo depositato un’interrogazione parlamentare in merito e andremo presto in visita all’istituto di Casale” conclude la deputata.
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