E Silvia Chimienti racconta: “ha dovuto votare anche la presidente Finocchiaro, che solitamente per prassi non partecipa alle votazioni, ma non ce l’hanno fatta ugualmente”.
E dunque “continuiamo la mobilitazione, non molliamo un secondo! Il Ddl va ritirato. Procediamo alle assunzioni su tutti i posti vacanti e disponibili attingendo già da quest’anno anche alle graduatorie d’istituto (con anno di prova dal valore concorsuale) e con un piano pluriennale risolviamo il problema del precariato definitivamente e senza discriminazioni. Di tutto il resto si potrà discutere serenamente e con calma nel Paese e in Parlamento nei prossimi mesi.”
Ma soprattutto leggiamo con acutezza dietro quello che può sembrare un benevolo rinvio della discussione del Ddl: “L’anno scolastico sta finendo: Renzi rimanda di 15 giorni per far approvare la riforma in piena estate quando l’attenzione mediatica sarà scemata”.
Attenzione quindi. La scuola è finita, ma tutti i docenti e gli operatori della scuola devono stare ancora col fiato sul collo del Governo. Non mollare, non abbassare la guardia un secondo: questa la parola d’ordine.
Come riporta La Repubblica, che ha attenzionato il caso di Milano, sono sempre di più…
Sono molti i vip che spesso si abbandonano a ricordi della scuola e dei loro…
Torna Rimaturità, la ‘prova d’esame’ per gli ex studenti del Liceo Classico Galileo di Firenze:…
Dal mese di dicembre 2024, l’INPS, tramite la “Piattaforma di Proattività”, ha avviato una campagna…
Hanno fatto discutere molto le parole di un docente di un liceo di Roma, scritte…
Le certificazioni che attestano la presenza in ospedale, necessarie per giustificare un’assenza dal lavoro o…