Dopo il tonfo elettorale del PD alle Amministrative, e la forte ascesa del Movimento 5 Stelle, abbiamo intervistato la responsabile scuola pentastellata, Silvia Chimienti.
La grande vittoria a sindaco di Torino di Chiara Appendino, fortemente sostenuta proprio da Silvia Chimienti, ha confermato, sul campo, la maturazione politica di alcune giovani donne del Movimento, pronte, a quanto pare, ad assumere ben presto responsabilità di Governo. Tra le papabili alla successione dell’attuale ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, c’è proprio l’On. Silvia Chimienti.
“Quali saranno le azioni principali che farete sulla scuola, qualora sarete chiamati a guidare il Governo del Paese?”.
“Per prima cosa vogliamo scardinare la legge 107 attraverso atti precisi e mirati che cancellino la chiamata diretta dei docenti, i super-poteri ai dirigenti e il comitato di valutazione con i meccanismi di premialità influenzati dalle decisioni dei presidi. In secondo luogo, metteremo in atto un nuovo piano di immissioni in ruolo dei docenti precari esclusi dal Governo, e mi riferisco ai restanti iscritti nella Gae non ancora stabilizzati e agli iscritti in seconda fascia GI, aggiornando il contenuto della proposta di legge a mia prima firma che prevedeva ben prima dell’approvazione della 107 un piano straordinario di immissioni in ruolo di tutti i docenti iscritti in GAE e nelle GI. Il dovuto riconoscimento del fondamentale ruolo sociale dell’insegnante passa poi inevitabilmente attraverso lo sblocco del contratto collettivo fermo al 2007. In terzo luogo, rivolgendoci ai bisogni e alle istanze di famiglie e studenti, appronteremo un piano triennale (rinnovabile) edilizio per le scuole sicure, con lo stanziamento di 591 milioni all’anno. I fondi saranno destinati alla rimozione delle barriere architettoniche, alla messa in sicurezza degli edifici scolastici, all’efficientamento energetico e messa a norma degli edifici. Di questi 591 milioni, 50 sono specificamente destinati a lavori di adeguamento antisismico e contro il rischio idrogeologico. Alle famiglie è infine rivolta la nostra battaglia per l’abolizione del contributo volontario, che renderemo definitivamente illegittimo”.
Dalla risposta data dalla responsabile scuola del M5S, si comprende che gli insegnanti avrebbero già trovato un nuovo soggetto politico di riferimento, capace di interessarsi a temi importanti come il riconoscimento professionale e sociale del ruolo del docente, la libertà d’insegnamento e di non sottostare ai poteri eccessivi e discrezionali dei DS.
Noi non possiamo fare altro che ricordarci delle parole di Silvia Chimienti come una vera e propria promessa elettorale e ci piace ricordare, inoltre, che la stessa cosa avevamo fatto con l’On.Francesca Puglisi responsabile scuola del PD nella campagna elettorale del 2012, ma in quel caso le promesse sono rimaste tali, in quanto poi abbiamo assistito ad un film completamente diverso!
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