La deputata del M5S Silvia Chimienti alla notizia dell’arrivo delle 8 deleghe in Commissione cultura, parla di deleghe raffazzonate e confuse.
Abbiamo ascoltato la deputata del Movimento 5 Stelle Chimienti sulla questione delle deleghe alla legge 107/2015. Deleghe approvate dal Consiglio dei ministri di sabato 14 gennaio 2017 e in arrivo già questa sera alla Commissione cultura. Ecco cosa ha detto Silvia Chimienti: “Il Governo ha cambiato il nome del premier e quello del ministro dell’istruzione ma non ha modificato il modus operandi fatto di arroganza e mancanza di ascolto delle categorie. Come una doccia fredda ora vengono approvate 8 deleghe su 9, in tutta fretta, il giorno prima della loro scadenza. Senza alcun confronto con i diretti interessati e con il mondo della scuola, le deleghe toccano temi fondamentali come quello del sostegno, del diritto allo studio, del reclutamento docenti e della riforma della fascia 0-6. Se questi testi, finora tenuti secretati nelle stanze del MIUR, confermeranno le allarmanti voci che circolano riguardo ai loro contenuti, saremo di nuovo di fronte ad una Caporetto per la scuola italiana. Un docente di sostegno che diventa “tutor” e che si iper-specializza sulle singole disabilità, un sistema integrato nidi infanzia dai contorni indefiniti e preoccupanti, un sistema di reclutamento con tre anni di tirocinio stile apprendistato in azienda e una fase transitoria per gli abilitati che ancora una volta non riconosce il sacrificio dei docenti italiani. Ci auguriamo di leggere altro in queste deleghe di cui nessuno sentiva il bisogno. Questo governo non doveva neppure nascere perché il voto del 4 dicembre aveva espresso la chiara volontà dei cittadini italiani di andare al voto il prima possibile. Invece eccoli lì con le loro deleghe raffazzonate e confuse e con il mondo della scuola di fronte all’ennesima crisi di nervi”.