Silvia Chimienti, deputata del M5S, ha depositato alla Camera dei Deputati la proposta di legge per l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno dei cosiddetti “diplomifici”: una prassi agghiacciante, che è sotto gli occhi di tutti da decenni ma che nessuno ha mai contrastato davvero. Dietro pagamento di rette salatissime, queste scuole regalano promozioni e diplomi a studenti che nemmeno frequentano le lezioni.
“Anche se sembra incredibile, queste stesse scuole non pagano i loro docenti o li retribuiscono con paghe da fame da 2-3€ l’ora. Sono lavoratori vittime di un vergognoso ricatto: lavorare gratis pur di guadagnare qualche punto in graduatoria e sperare di entrare un giorno nella scuola statale” dichiara la deputata.
Nell’ultimo anno grazie alle coraggiose denunce del professor Paolo Latella, che ha redatto un corposo dossier contenente le testimonianze di oltre 500 docenti sottopagati o costretti a lavorare gratis, l’opinione pubblica ha finalmente puntato i riflettori su questi scandali. Al contrario, i ministri Carrozza e Giannini hanno ignorato il contenuto del dossier, inviato loro più volte dal professor Latella.
Il M5S ha deciso di farsi sentire: dopo la proposta di Gianluca Vacca e un question time al Ministro Giannini, è stata depositata la proposta di legge per l’istituzione di una commissione d’inchiesta sui diplomifici.
“Crediamo sia fondamentale inchiodare le istituzioni alle proprie responsabilità, dare un segnale forte di vicinanza ai lavoratori sfruttati e supportare la magistratura nelle indagini. Ecco perché abbiamo depositato questa proposta.
Con una commissione d’inchiesta è infatti possibile acquisire documenti, interrogare testimoni anche coattivamente e compiere indagini con gli stessi poteri della magistratura . In questo modo potremo finalmente guardare in faccia i responsabili di questo scandalo, grazie alle testimonianze di docenti e al contributo di chi coraggiosamente ha denunciato gli sfruttamenti” conclude la deputata.
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