Come sono state valutate le dimissioni di Lorenzo Fioramonti all’interno del M5S? Abbiamo rivolto qualche domanda a Silvia Chimienti, ex deputata grillina che dal 15 dicembre 2019 fa parte attiva del team nazionale (dipartimento) del Movimento 5 Stelle che si occupa di istruzione, ricerca e cultura.
Come giudica le dimissioni del ministro Fioramonti?
Lorenzo Fioramonti è persona di cui ho stima e che avrei voluto continuare a vedere all’opera al MIUR. Credo che le dimissioni gli rendano onore più per l’eccezionalità del gesto che per la sostanza e le motivazioni per cui sono state rassegnate. L’istruzione ha bisogno di risorse e in questi due anni – seppur con il M5S al governo – non si è vista l’inversione di rotta che si era promessa.
Ma le dimissioni dell’unico ministro degli ultimi decenni sembra aver creduto nell’importanza degli investimenti pubblici nel settore scuola sono una buona mossa per questo Paese o sono piuttosto la plastica rappresentazione di una grande, ennesima sconfitta?
Credo che ora ci voglia molto coraggio e serva un ministro che abbia a cuore gli stessi obiettivi del ministro Fioramonti. Una docente, una dirigente, una persona esperta di legislazione scolastica che in questi mesi ha dimostrato impegno, sacrificio e coerenza e il cui lavoro è ampiamente apprezzato dall’intero mondo della scuola. Una persona che crede nella scuola come istituzione, nella missione civica e di riscatto sociale che solo l’istruzione può offrire. Una donna coraggiosa che ha lavorato giorno dopo giorno senza sosta per raggiungere i risultati e che non si è intimorita neanche di fronte alle minacce di morte dei quattro hater che da mesi spargono odio sui social contro di lei. Ma, soprattutto, una persona meritevole, seria, intransigente, pacata, educata e che sa che la scuola è per gli studenti e che sono loro a dover tornare protagonisti. Si chiama Lucia Azzolina e sarebbe l’unica persona in grado di sostituire degnamente l’ormai ex ministro Lorenzo Fioramonti. Speriamo che la lungimiranza alberghi nelle scelte di chi in queste ore sta decidendo sul futuro della nostra scuola.
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