La legge sulla Buona Scuola avrebbe dovuto sconfiggere la cosiddetta supplentite della scuola e invece, alla prova dei fatti, è stato un fallimento.
Questo è il ragionamento che, senza mezzi termini, fa l’On. Silvia Chimienti del Movimento 5 Stelle. A distanza di un anno, dice la Chimienti, indovinate cosa è cambiato per la scuola pubblica? Assolutamente nulla!
Anche il governo Gentiloni va avanti per la sua strada, sordo alle sollecitazioni che arrivano da parte di chi la scuola la vive tutti i giorni. Una riforma vergognosa, che non solo non ha risolto il problema del precariato ma che continua a svilire la categoria degli insegnanti.
La supplentite, sostiene il parlamentare dei 5 Stelle, è una “malattia” che il Governo non è stato in grado di curare.
Ora chiediamo al Miur, continua Silvia Chimienti, quante saranno effettivamente le nuove assunzioni previste per ogni ordine e grado di scuola con i 400 milioni stanziati in legge di stabilità.
Ma soprattutto chiediamo di procedere velocemente ad assumere i docenti ancora in GAE, i vincitori e gli idonei del concorso 2016 e i precari di seconda fascia.
La riforma di Renzi, spacciata per la panacea di tutti i mali, ha miseramente fallito e il M5S non ha mai smesso di chiedere al governo un impegno serio e un piano assunzionale pluriennale basato sul fabbisogno delle scuole italiane.
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