Tra marzo e aprile si svolgerà il concorso docenti, una panacea che sembrerebbe la cura di tutti i mali. Abbiamo rivolto qualche domanda all’on. Silvia Chimienti del M5S sull’argomento.
Qual è l’opinione del M5S sull’imminente concorso 2016?
Chimienti
Secondo il M5S, il concorso-farsa che dovrà essere bandito prossimamente, oltre ad essere uno spreco inutile di risorse e ad essere altamente lesivo delle prerogative maturate dai docenti abilitati, non sarà assolutamente sufficiente a garantire l’assunzione di tutti coloro che ne hanno diritto. È del tutto evidente che, anche a seguito del concorso, i docenti abilitati non potranno assolutamente essere costretti a seguire i nuovi percorsi abilitanti insieme ai neolaureati attraverso il tirocinio triennale che il PD ha delineato in una delega alla legge 107.
Quali iniziative state dunque mettendo in atto al proposito?
Chimienti
Il M5S sta quindi studiando una soluzione da proporre in Parlamento che colmi il gravissimo vuoto della “Buona Scuola” e che preveda una tutela a seguito del concorso per i docenti abilitati. Una fase transitoria, appunto, in cui si proceda alle assunzioni tramite nuovo concorsi riservati agli abilitati o tramite lo scorrimento delle graduatorie d’istituto, trasformate in graduatorie provinciali tramite il superamento del limite di scelta delle 10 o delle 20 scuole.
Così il M5S a fine dicembre ha fatto approvare un ordine del giorno alla legge di Stabilità che impegna il Governo a istituire una fase transitoria a seguito del concorso 2016 che tuteli tutti gli abilitati di II fascia.
Quali potrebbero essere le intenzioni del Governo in merito all’istituzione di nuovi corsi abilitanti?
Chimienti
Non sappiamo ancora quali siano le intenzioni del Governo in merito all’istituzioni di nuovi corsi abilitanti ma quel che chiediamo fin da ora è che i nuovi TFA siano banditi solo per quelle classi di concorso in cui manchino totalmente precari abilitati. Sarebbe assurdo far partire nuovi concorsi in presenza di una situazione di esubero come quella attuale.
Insomma prima niente concorsi, ora una smisurata apparente corsa all’assunzione…
Chimienti
Vogliamo che, per la prima volta, questo Governo faccia i conti e si misuri con una programmazione seria del fabbisogno dei prossimi anni perché non accetteremo che decine di migliaia di precari che hanno investito la loro vita nella scuola e hanno speso 4mila euro per abilitarsi vengano lasciati a casa a seguito di un concorso che è già fuori legge e che non ha mai avuto ragione di esistere. Servivano i concorsi regolari negli scorsi 15 anni in cui sono mancati totalmente, il Governo non pensi che il prossimo concorso sarà sufficiente per appianare le gravi anomalie generate da 15 anni di caos e di mancanza di canali di accesso alla scuola, che poi sono i motivi per cui l’Europa ci ha ammonito nel novembre 2014.
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