La giovanissima deputata del Movimento 5 Stelle Silvia Chimienti, che tra l’altro è anche un’insegnante di lettere della scuola secondaria di primo grado, e che, nella sua veste politica, si è posta sempre con decisione al fianco dei docenti, considerandola una categoria fortemente bistrattata dalle manovre finanziarie degli ultimi anni e per quel che sembra, con la nascita del Governo Renzi, anche per gli anni futuri, manifesta sulla sua pagina Facebook tutta la contrarietà rispetto alla nomina a ministro dell’Istruzione di Stefania Giannini.
La Chimienti ironizza sulle nomine dei ministri dell’appena nato governo affermando: “Ce lo aspettavamo da Renzi, dal nuovo che avanza. Avanzi, di nuovo, forse. Un altro rettore, un altro docente universitario che non ha mai messo piede in un’aula scolastica”.
La deputata pentastellata, citando e postando un articolo del Corriere della Sera, sottolinea che il Ministro Stefania Giannini di istruzione non ha parlato moltissimo da quando è in politica ed aggiunge che per la stessa responsabile del Miur la priorità non sono i precari della scuola, quanto piuttosto la riqualificazione e la valutazione dei docenti.
Si tratta, secondo la Chimienti, dell’ennesimo professore montiano, lontano anni luce dalla nostra realtà. La deputata grillina, dopo avere inquadrato le priorità che il neo ministro dell’Istruzione avrebbe in cima alla sua agenda, mette in guardia il popolo della scuola, sostenendo che non è esclusa l’intenzione politica di riproporre di aumentare l’orario settimanale dei docenti di 6 ore mantenendo lo stesso stipendio invariato, come fece Profumo in chiusura del suo mandato. Quindi esclama: “Evviva il nuovo corso!!! La scuola che riparte! Ministri montiani ed ex berlusconiani scelti da un presidente del consiglio non eletto dai cittadini”.
E conclude queste amare considerazioni con una chiosa: “Il M5S è pronto a stare con il fiato sul collo del nuovo ministro ma i presupposti non sono il massimo”.