Si stanno scatenando le polemiche intorno all’iniziativa che promuove la chirurgia plastica a scuola. La notizia arriva da Napoli dove l’assessore regionale all’istruzione Lucia Fortini ha presenziato un convegno con al centro la chirurgia plastica come “cultura dello stare bene per potersi relazionare al meglio con gli altri e affrontare la propria vita”. A dare forza all’iniziativa un camper presso le scuole per sensibilizzare gli studenti sull’argomento, offrire loro un aiuto concreto e “non avere preconcetti sulla chirurgia se serve a risolvere un problema”.
E come era facile immaginare, in queste ore è bufera, soprattutto sui social. Ci si chiede se sia questa una priorità e non altre relativamente al mondo della scuola. Critiche da più parti come sottolinea ‘Repubblica’. Tra chi sottolinea che ai ragazzi vadano offerti altri strumenti di crescita piuttosto che la chirurgia estetica e chi mette al centro altre criticità come il più alto tasso di dispersione scolastica d’Italia o l’elevato tasso di obesità infantile. Dunque alimentazione e sport tra i temi prioritari secondo molti.
Altri addetti ai lavori poi non si dicono contrari alla chirurgia plastica di per sé ma all’iniziativa voluta dall’assessore, nulla dal punto di vista educativo e che rischia di mettere in crisi i giovani, già ispirati da modelli discutibili.
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