Attualità

Chiude sezione senza voti di un liceo, tensioni tra docenti; secondo la ds cambierà molto poco

La sperimentazione si è conclusa: la sezione che ha deciso di abolire i voti in un liceo di Roma chiuderà i battenti. Come riporta Il Corriere della Sera, si tratta della decisione del Collegio docenti, con 37 voti a favore dello stop e 36 contrari. Solo le classi in cui il metodo cosiddetto finlandese (giudizi invece dei numeri, verifiche e interrogazioni ridotte al minimo, molto lavoro di gruppo e zero stress) è già stato attuato finiranno il ciclo. Ma che cosa è successo?

Le parole del docente che ha fortemente voluto questo tipo di sezione

La notizia dell’avvio di una sezione senza voti era stata salutata da molti con entusiasmo, che l’hanno considerata come un modello da imitare. Sembra però che qualcosa sia andato storto. Ecco la spiegazione del fautore di questo metodo, un docente di matematica e fisica: “Un po’ me l’aspettavo perché in questi anni alcuni docenti avevano manifestato la loro contrarietà sostenendo che i voti sono utili. Ma penso anche che sia stato proprio il successo del progetto che ha dato fastidio. Si continuerà per le cinque classi che ci sono ora ma poi potrà proseguire solo su iniziativa dei singoli professori”.

Molti sono i genitori che erano in procinto di scegliere il liceo per i propri figli proprio perché attirati dalla sperimentazione: “Il 7 novembre andremo a parlare con la dirigente scolastica e chiederemo che se ne riparli in Consiglio d’Istituto, non abbiamo capito le motivazioni di questa decisione a parte il fatto che il successo dell’iniziativa ha dato fastidio ai docenti che non ne erano parte. Sono anni che c’è questo conflitto”, ha detto una mamma.

Molti docenti sono andati via dalla scuola

Ecco le parole della preside: “Tendenzialmente non cambierà nulla nessuno può dire ai docenti che seguono questo metodo di cambiare strategia. L’unica cosa certa è che non si potrà più scegliere di essere iscritti nella sezione senza voti”.

Gli organi collegiali della scuola saranno quindi costretti a cambiare il Ptof, il piano triennale di offerta formativa, che attualmente fino al 2025 prevede la possibilità di scegliere il percorso senza voti. Pare che nella scuola ci sia un clima di tensione fatto di invidie e veleni tra docenti, molti dei quali hanno deciso di cambiare scuola. Ecco le parole di un’insegnante che ha scelto di trasferirsi: “Me ne sono andata per l’eccessivo carico di lavoro in quell’indirizzo e anche per un clima non sereno all’interno della scuola che è aumentato quando il progetto è diventato noto”.

Redazione

Articoli recenti

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024

Docenti supplenti, ecco quando ai precari spetta la continuità del contratto per il periodo di vacanza e sospensione dell’attività didattica

Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…

22/12/2024

Legge di bilancio: mancano risorse per le famiglie che mandano i figli nei centri estivi

Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…

22/12/2024

Grammatica valenziale, esempi e pratiche: perché è importante agire sul ragionamento più che sulla memoria

La grammatica valenziale insegna a comprendere la struttura della frase ragionando sui legami tra parole,…

22/12/2024