Si è chiusa ieri, 1° marzo, la fase due del concorso della scuola, quella relativa alle prove scritte. Dopo il test di preselezione di dicembre – uguale per tutti i candidati -, gli aspiranti insegnanti hanno sostenuto in queste settimane le prove scritte relative alle discipline oggetto di insegnamento per ciascun posto o classe di concorso..
Adesso entrano in gioco le commissioni, che dovranno correggere i compiti scritti e valutarne anche l’originalità. Ad ogni prova la commissione assegna un punteggio complessivo di 40 punti, e per superarla è necessario ottenere almeno 28 punti.
Per le materie in cui è prevista anche una prova pratica o di laboratorio (discipline scientifiche e tecniche), il punteggio massimo da attribuire allo scritto è di 30 punti e ne servono 21 per andare avanti.
Dopo la correzione delle prove scritte si passerà all’orale, che include anche una lezione simulata della durata di trenta minuti. Al momento non si sa ancora nulla sulla data di inizio delle prove orali, ma è certo che tutta la procedura concorsuale dovrà concludersi entro settembre, quando i primi 7.351 saranno assunti a tempo indeterminato. I successivi 4.191, invece, diventeranno “di ruolo” nell’anno scolastico 2014/2015.
In totale al concorso – il primo dopo 13 anni – si sono iscritti 321mila candidati, ma solo l’80% di è presentato alla prova preselettiva che si è svolta a dicembre. La prova di preselezione, che prevedeva 50 domande da rispondere in 50 minuti, ha decimato i candidati: solo 88.610 aspiranti docenti l’hanno superata, accedendo così allo scritto. Adesso tocca alle commissioni effettuare un ulteriore “taglio”, per scremare chi non ha le carte in regola per diventare insegnante.
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