Si sono chiuse, sabato 21 aprile, la prima tornata di prove Invalsi per il 2018, che ha coinvolto le terzi classi della scuola secondaria di primo grado.
Soddisfazione da parte della ministra uscente dell’Istruzione, Valeria Fedeli: “Possiamo tracciare un bilancio più che soddisfacente. E possiamo farlo grazie alla risposta importante e positiva del mondo della scuola, delle ragazze e dei ragazzi, delle famiglie, alle novità introdotte dal decreto legislativo 62 del 2017”.
Fino all’anno scorso le prove Invalsi si svolgevano, nella scuola secondaria di I grado, durante l’esame finale. Da quest’anno, invece, le studentesse e gli studenti sono stati chiamati ad effettuare le prove di Italiano, di Matematica e, per la prima volta, di Inglese, in un periodo diverso da quello degli esami. E, sempre per la prima volta, le prove si sono svolte al computer, coinvolgendo oltre mezzo milione di ragazze e ragazzi fra il 4 e il 21 aprile.
“Abbiamo voluto queste novità – ricorda Fedeli – per consentire alle nostre studentesse e ai nostri studenti di accedere alle prove con una maggiore serenità”.
“Lo spirito di collaborazione all’interno delle comunità scolastiche e tra le istituzioni scolastiche e l’Invalsi ha consentito di ridurre al minimo l’impatto sulla didattica e condurre a buon fine l’intera rilevazione. C’è stato un grande impegno condiviso che ha messo al centro studentesse e studenti. Questi giorni di prove, voglio ricordarlo, sono il frutto di un lavoro che dura da mesi. Ci sarà tempo per approfondire le implicazioni di queste nuove modalità, e anche per individuare margini di miglioramento”.
Gli studenti frequentanti che hanno sostenuto le prove sono stati in totale 570.000. Ogni studente ha sostenuto 3 prove tra cui, oltre all’Italiano e alla Matematica, da quest’anno anche la prova di Inglese, suddivisa in due sezioni: inglese ascolto e inglese lettura.
Le prove si sono svolte quasi sempre in più giornate, secondo un programma stabilito dalle scuole. Considerando le due prove di inglese come distinte, sono state concluse 2.219.071 prove.
Le classi campione hanno svolto le rilevazioni dal 9 al 12 aprile, coinvolgendo 1.435 classi e oltre 28.500 studenti.
La prossima settimana si svolgeranno le prove per i privatisti e per gli studenti che non hanno potuto sostenerle nell’arco di tempo prestabilito dalla scuola.
“L’esemplare collaborazione dimostrata dalle istituzioni scolastiche che ha percorso il Paese – ricorda l’Invalsi con un nota – ha fatto sì che le prove potessero svolgersi regolarmente anche dove si sono registrate temporanee cadute della connessione o problematiche ad essa riconducibili”.
Nei giorni 3-9-11 maggio le prove Invalsi verranno sostenute dalle classi II e V della scuola primaria, dove le rilevazioni continueranno ad essere effettuate tramite i fascicoli cartacei come gli anni scorsi, e nel periodo compreso tra il 7 e il 19 maggio dalle classi II della secondaria superiore anch’esse interessate dalle novità introdotte dalla normativa per quanto riguarda la somministrazione al computer.
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