Si è concluso domenica a Rimini il Convegno “La Qualità dell’integrazione scolastica e sociale” con l’atteso intervento del filosofo e sociologo francese Edgar Morin.
“L’islamismo spegato ai nostri studenti”, a due giorni dagli attentati terroristici a Parigi, ha assunto connotazioni emotive e propositive particolari.
L’assemblea che, sgomenta, nella mattina di sabato si era raccolta in un minuto di silenzio per onorare le vittime di tanta violenza, ha accolto con interesse l’excursus storico delineato magistralmente dall’ultranovantenne filosofo; Morin ha sottolineato come “l’nsegnamento delle diversità delle religioni sia fondamentale per favorire l’integrazione”.
La multiculturalità fa parte della nostra storia, l’Italia, come la Francia e la Spagna, non ha una razza unica, è frutto dell’integrazione di popoli originariamente totalmente diversi. Il terrorismo dunque in nome di un credo è follia.
L’insegnamento e l’educazione devono avere come obiettivo la pace, missione vitale per tutta l’umanità, ha concluso, per evitare che le metastasi di questo cancro invadano tutto il pianeta. Costrire la pace toglie forza al terrorismo e agli orrori che stiamo vivendo. Questa la missione vitale per tutta l’umanità.Così l’ideatore del concetto della modernità ha acceso l’entusiasmo della platea espresso con un lungo applauso.
Ultimo atto del Convegno poi, come nelle precedenti edizioni, la lettura della Mozione finale affidata ai Rappresentanti delle Istituzioni perchè l’integrazione sia sempre più di Qualità.