La decisione del Governatore della Puglia Michele Emiliano che nella serata del 28 ottobre ha firmato un’ordinanza che dispone la sospensione delle attività didattica in presenza dalla scuola primaria alla secondaria di secondo grado, non è piaciuta alla Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, che invita a riaprire le scuole al più presto.
“La Regione Puglia ha sospeso le attività didattiche in presenza definendo ‘impressionante’ il numero dei contagi. Eppure, secondo quanto ci ha comunicato, si tratta di 417 studenti risultati positivi (su una popolazione studentesca di 562 mila). La stessa Regione ha poi ammesso che il problema in realtà non è la diffusione del virus all’interno delle scuole ma l’organizzazione del lavoro della Sanità regionale”, scrive su Facebook la Ministra dell’Istruzione che torna sui rischi che gli studenti possono correre invece non frequentando la scuola in presenza: “Pensare di risolvere il problema chiudendo le scuole è una mera illusione. Perché i ragazzi escono, anzi usciranno di più e rischieranno di contagiarsi. A scuola invece, non solo ci sono misure di sicurezza, ma anche protocolli che permettono controllo e tracciamento. Si riaprano al più presto le scuole, evitando conseguenze gravi, presenti e future, per gli studenti e per le famiglie“.
Azzolina aggiunge: ” Sono sommersa in queste ore da messaggi di sconforto, delusione e amarezza. La comunità scolastica pugliese nei mesi scorsi ha lavorato tantissimo, per preparare le scuole alla riapertura. Dimostrando spirito di sacrificio e responsabilità. La stessa che oggi è richiesta a tutti gli attori istituzionali per non togliere alle bambine e ai bambini momenti di socialità, studio, impegno e crescita. La scuola non è ‘un problema’ come qualcuno ha scritto. La scuola è futuro e speranza“, ha concluso Azzolina.
In 40 giorni sono state “almeno 286 le scuole pugliesi toccate da casi Covid”, ha spiegato Emiliano, evidenziando che le attività in presenza “saranno possibili solo per i laboratori e per le esigenze di frequenza degli alunni con bisogni educativi speciali”. “Eppure in Puglia la scuola è iniziata il 24 settembre, ben 17 giorni dopo altre regioni”, ricorda Emiliano.
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