Molte le Regioni che stanno adottando ordinanze con misure più restrittive per l’intero territorio o solo per alcuni Comuni e Province. Così, dal 1° marzo, molti studenti, non solo delle scuole superiori, sono passate in DAD.
ELENCO REGIONI
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, il 27 febbraio 2021 ha firmato, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di regia, cinque nuove Ordinanze volte a contenere la diffusione dell’epidemia da nuovo coronavirus.
Le Ordinanze sono entrate in vigore lunedì 1° marzo 2021.
Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle diverse aree in base ai livelli di rischio a partire dal 1 marzo 2021 è la seguente:
Al di là delle misure valide in base alla collocazione in una zona, le Regioni hanno previsto misure più restrittive per alcune aree.
Facciamo un riepilogo della situazione regione per regione.
A decorrere dal 1° marzo 2021 e sino a diverso provvedimento, nel territorio della Regione Abruzzo le attività scolastiche e didattiche di tutte le classi delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie, si svolgono esclusivamente con modalità a distanza.
La Regione è in zona rossa, quindi dal 1° marzo, oltre a seconde e terze medie più le scuole superiori, la DAD al 100% interesserà anche primaria e classe prima delle medie.
L’ordinanza contingibile e urgente n. 10/2021 proroga fino al 14 marzo la gran parte delle restrizioni attualmente in vigore per contrastare l’epidemia di Covid-19. Nelle scuole medie, superiori, e all’università fino al 14 marzo prosegue la didattica a distanza. Dal 1° marzo i servizi alla prima infanzia, le scuole dell’infanzia e le scuole elementari sono passati alla didattica in presenza, salvo nei Comuni oggetto di restrizioni per la variante sudafricana (Merano, Rifiano, Moso in Passiria e San Pancrazio, Lana, San Martino in Passiria e Malles Venosta).
AGGIORNAMENTO 3 marzo 2021
Ai suddetti Comuni, se ne sono aggiunti altri: con ordinanza n. 11, nel periodo dall’1 al 7 marzo 2021, anche i comuni di Tirolo, Silandro e Parcines si applicheranno le misure più restrittive. Con ordinanza n. 12 tali misure sono estese anche al comune di Scena, sempre fino al 7 marzo 2021.
In Calabria, didattica in presenza al 50% prorogata fino al 13 marzo 2021 in tutte le scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie, nelle scuole di istruzione e formazione professionale e nelle università.
AGGORNAMENTO 3 marzo 2021
I Comuni di Briatico, Dasà, Gerocarne e Sorianello, tutti in provincia di Vibo Valentia, entrano in zona rossa. La misura sarà in vigore fino a tutto il 17 marzo 2021.
A partire da lunedì 1° marzo e fino a domenica 14, in Campania passano in DAD al 100% le scuole di ogni ordine e grado.
Zona arancione scuro per i seguenti territori:
AGGIORNAMENTO 3 marzo 2021
Dal 4 marzo e fino al 21 marzo, tutti i comuni della Città metropolitana di Bologna e quelli della provincia di Modena entrano in zona rossa: didattica a distanza al 100% per tutte le scuole dalle elementari e l’Università. Prevista anche la chiusura dei servizi per l’infanzia.
I comuni in provincia di Reggio Emilia passano in zona arancione scuro: didattica a distanza per le scuole di ogni ordine e grado e le Università. In presenza servizi educativi 0-3 anni e scuole dell’infanzia.
Le scuole sono regolarmente in presenza (le superiori con quote di DaD), tranne nei casi di classi/istituti in quarantena.
Il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha firmato l’ordinanza n. Z00005 del 26/02/2021 per istituire la zona rossa nel Comune di Monte San Giovanni Campano in provincia di Frosinone per presunti casi di variante inglese. Per il Comune di Monte San Giovanni Campano si applicano le misure più restrittive di cui all’art. 3 del DPCM 14 gennaio 2021 e adeguate in esito al decreto legge del 23 febbraio 2021, n.15. Le disposizioni dell’ordinanza restano in vigore dal 27 febbraio 2021 e per i 14 giorni successivi. L’ordinanza stabilisce inoltre di prorogare le misure restrittive nel Comune di Roccagorga (Latina), già zona rossa ai sensi dell’Ordinanza n. 2/2021, di ulteriori 7 giorni a decorrere dal 1° marzo 2021”.
Con l’Ordinanza 5/2021 sono state definite le misure restrittiveper il distretto 1 di Ventimiglia e il distretto 2 di Sanremo, in vigore fino a venerdì 5 marzo compresi. Nei due distretti si adotta la didattica digitale integrata per il 100% della popolazione studentesca.
AGGIORNAMENTO 3 marzo 2021
Con successiva ordinanza n. 6/2021 le misure sono state prorogate fino al 14 marzo.
La Regione passa in zona arancione, quindi la didattica resta confermata in presenza per tutti e per le superiori dal 50% a massimo 75%.
Dalla tarda serata dell’1 marzo, molte zone sono entrate in arancione rafforzato, come da nuove ordinanze del Governatore Fontana, cui riferiamo questo link.
Molte le zone rosse: Bollate (MI), Mede (PV), Viggiù (VA), Valgoglio (BG). Fino al 7 marzo, all’interno di questi comuni, l’Ordinanza n. 701 prevede che si svolgano esclusivamente con modalità distanza anche le attività scolastiche e didattiche per tutte le classi delle scuole elementari e per le classi prime medie, sia statali che paritarie, oltre a quelle delle classi seconde e terze medie e delle scuole superiori. Sono inoltre sospesi i servizi educativi pubblici e privati per l’infanzia, nonché le scuole dell’infanzia sia statali che paritarie e, per quanto concerne il comune di Valgoglio, anche le scuole elementari. Le attività di laboratorio sono sospese nelle scuole di ogni ordine e grado. Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario mantenere una relazione educativa nei confronti di alunni con disabilità e bisogni educativi speciali. Sono inoltre previste altre deroghe specifiche: per approfondire consulta le FAQ. Come stabilito dall’Ordinanza n. 706 e dall’Ordinanza n.710, ai bambini e studenti, anche universitari, che hanno residenza o domicilio in uno dei territori elencati nelle Ordinanze ma frequentano scuole, istituzioni formative professionali e tecniche (IeFP, ITS, IFTS), università e istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica aventi sede in comuni diversi, è fortemente raccomandata la didattica a distanza.
AGGIORNAMENTO 3 marzo 2021
Il 1° marzo il presidente di Regione Lombardia ha firmato due nuove ordinanze: le misure stabilite dalle Ordinanze n. 711 e n. 712 entrano in vigore dal 3 marzo con scadenza il 10 marzo compreso, salvo eventuali proroghe.
In particolare, l’Ordinanza regionale n. 711 stabilisce la fascia arancione ‘rafforzata’ per tutti i comuni della provincia di Como e per alcuni comuni delle province di Cremona, Mantova, Milano e Pavia. In tali comuni viene stabilita la sospensione della didattica in presenza per tutte le classi delle scuole elementari, scuole medie, scuole secondarie di secondo grado, istituzioni formative professionali. Sono inoltre sospese anche le scuole dell’infanzia.
Inoltre, l’Ordinanza regionale n. 712 proroga fino al 10 marzo 2021 l’efficacia delle restrizioni previste per i comuni già in fascia arancione ‘rafforzata’ come indicati nell’Ordinanza n. 705 del 23 febbraio 2021. In questi territori, a partire dal 3 marzo, riprendono i servizi socio-educativi per la prima infanzia (fino a 36 mesi di età).
In base all’Ordinanza n. 713 del 2 marzo invece i comuni di Bollate (MI), Mede (PV) e Viggiù (VA), attualmente collocati in zona rossa, a partire dal 4 marzo e fino all’11 marzo passano anch’essi in zona arancione “rafforzato”.
Resta in zona rossa fino al 7 marzo il solo comune di Valgoglio in provincia di Bergamo (Ordinanza n. 710).
Il presidente Francesco Acquaroli ha firmato l’ordinanza n. 6 del 26/02/2021) che dispone fino al 5 marzo 2021 (giorno di scadenza dell’attuale Dpcm), la didattica a distanza (DAD) al 100% in tutte le scuole superiori (secondarie di secondo grado) delle Marche. Nelle sole province di Ancona e Macerata la stessa modalità in DAD al 100% riguarderà anche le seconde e terze classi delle scuole medie (secondarie di primo grado). Resta garantita la possibilità di svolgere la presenza per i laboratori, gli studenti con disabilità e con bisogni educativi speciali. Un provvedimento necessario per contrastare la diffusione del virus in ambito scolastico e nelle classi di età maggiormente colpite, intervenendo nelle province in base alla differente intensità di incidenza rilevata nelle diverse fasce di età. L’incidenza è maggiore nella provincia di Ancona e Macerata, specie nelle classi di età 11-13 anni e 14-18 anni. Tuttavia si segnala anche nelle restanti province un deciso incremento dei contagi nella classe 14-18 anni.
AGGIORNAMENTO 3 marzo 2021
Con ordinanza n. 7 la Regione fissa che fino alle ore 24:00 del 5 marzo 2021 al territorio della Provincia di Ancona si applicano le misure previste per le zone rosse. Inoltre, è fortemente raccomandato lo svolgimento dell’attività didattica con modalità a distanza in tutti gli istituti scolastici in cui si registra un aumento dei casi di contagio da virus SARS-Co V -2, anche sulla base di quanto previsto dal Comitato tecnico scientifico con il verbale n. 161 del 27 febbraio 2021.
La Regione passa in zona rossa, quindi con scuole in DAD dalla seconda media alla quinta superiore. Molti Comuni stanno però adottando misure più restrittive che coinvolgono tutte le scuole.
Il Piemonte è passato in zona arancione. Per le scuole non cambia nulla e resta la didattica al 50% per gli istituti superiori. Alcune zone saranno invece in zona rossa: Craveggia, Villette, Toceno, Malesco, Santa Maria Maggiore e Druogno, in Val Vigezzo nel VCO, entrano in zona rossa come Re, in zona rossa già dal 20 febbraio per un focolaio da variante inglese. Zona rossa anche a Cavour, in provincia di Torino, a causa di un sospetto focolaio da variante su cui sono in corso ulteriori approfondimenti. In questi territori:
a) si svolgono esclusivamente con modalità a distanza tutte le attività scolastiche e didattiche delle classi delle scuole primarie e del primo anno di frequenza delle scuole secondarie di primo grado, statali e paritarie aventi sede nel territorio dei predetti Comuni;
b) sono sospesi i servizi educativi pubblici e privati per l’infanzia, nonché le scuole dell’infanzia, statali e paritarie aventi sede nel territorio dei predetti Comuni;
c) nelle scuole di ogni ordine e grado dei predetti Comuni: le attività di laboratorio sono sospese; resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica a distanza;
d) è fatto obbligo alle Istituzioni Scolastiche Superiori di II Grado di disporre la didattica a distanza per i propri studenti residenti o domiciliati nei predetti Comuni.
AGGIORNAMENTO 3 marzo 2021
Dalle ore 19 del 3 marzo a tutto il 12 marzo un’ordinanza del presidente Alberto Cirio decreta che sono in zona rossa anche 14 Comuni collegati al focolaio di Cavour: si tratta di Barge, Bagnolo Piemonte, Crissolo, Envie, Paesana, Gambasca, Revello, Martiniana Po, Oncino, Ostana, Rifreddo, Sanfront in Valle Po (Cuneo) e Bricherasio e Scalenghe (Torino).
In questi Comuni è sospesa l’attività didattica nelle scuole di ogni ordine e grado ed è disposta la didattica a distanza per gli studenti che vivono nell’area ma frequentano le lezioni in altri centri non inseriti in zona rossa.
Fino al 14 marzo 2021, le Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado e i CPIA adottano forme flessibili dell’attività didattica in modo che il 100% delle attività scolastiche sia svolto in modalità digitale integrata (DDI), riservando l’attività didattica in presenza agli alunni per l’uso di laboratori qualora sia previsto dall’ordinamento, o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata. Le scuole dell’Infanzia, le Istituzioni scolastiche del ciclo primario e i CPIA ammettono in presenza tutti gli alunni che, per ragioni non diversamente affrontabili, non abbiano la possibilità di partecipare alla didattica digitale integrata. Le Istituzioni Scolastiche secondarie di secondo grado ammettono in presenza tutti gli studenti che, per ragioni non diversamente affrontabili, non abbiano la possibilità di partecipare alla didattica digitale integrata, nel limite del 50% della popolazione scolastica, possibilmente per ogni singola classe.
La Regione passa in zona bianca, quindi con tutte le scuole di ogni ordine e grado in presenza. Solo La Maddalena è in zona rossa, per cui qui le scuole sono in DAD dalla seconda media alla quinta superiore.
Fino all’11 marzo DAD al 100% per i Comuni di San Cipirrello e di San Giuseppe Jato.
A Enna sospensione della didattica in presenza nelle istituzioni scolastiche pubbliche e private, primarie e secondarie di primo grado e secondo grado, nelle Istituzioni Universitarie, nelle istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado (IeFP), negli Istituti tecnici superiori (ITS) e nei percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) nonché sospensione dei servizi socio-educativi per la prima infanzia nonché dei servizi educativi delle scuole dell’infanzia, aventi sede sul territorio del Comune di Enna fino al 13 marzo 2021.
Sono previste misure più restrittive in alcune zone:
Ordinanza 7 del 26 febbraio 2021 – Disposizioni restrittive per i comuni della provincia di Siena
Ordinanza 6 del 26 febbraio 2021 – Disposizioni restrittive per i comuni della provincia di Pistoia
Ordinanza 5 del 24 febbraio 2021 – Disposizioni restrittive Comune di Cecina (LI)
Le scuole sono regolarmente in presenza (le superiori con quote di DaD), tranne nei casi di classi/istituti in quarantena, indicati questo link.
Da lunedì, 1° marzo, è entrata in vigore in Umbria l’ordinanza che, alla luce dell’andamento della situazione epidemiologica, sentito il parere del Comitato tecnico scientifico e sentito il Ministro della Salute Roberto Speranza, prevede alcune misure sia di carattere regionali sia specifiche per la Provincia di Perugia, senza l’individuazione, però, di aree rosse. L’ordinanza sarà valida sino al 5 marzo.
Solo per la Provincia di Perugia:
Tornano in presenza i servizi educativi della scuola dell’infanzia 0-36 mesi, statali e paritarie, mentre sono sospesi i servizi educativi della scuola dell’infanzia (3-6 anni). Rimane in vigore la didattica a distanza per gli studenti delle scuole primarie e secondario di primo e secondo grado. Sospese tutte le attività laboratoriali nelle scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie e nei corsi IeFP (salvo la possibilità di svolgere attività in presenza in ragione di mantenere l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali). Rimane la modalità telematica a distanza per tutti i corsi di formazione pubblici o privati approvati o autorizzati dalla Regione Umbria e da ARPAL Umbria
Solo per la provincia di Terni:
Le attività didattiche delle scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, sono svolte in presenza nella misura del 50% della popolazione studentesca. Dai servizi per l’infanzia alla terza media rimane la didattica in presenza.
Misure valide per tutta la regione:
È consentita l’attività in presenza nelle sedi scolastiche delle scuole secondarie di secondo grado per gli studenti delle classi quinte ai fini dell’effettuazione delle prove INVALSI, nonché degli studenti delle medesime istituzioni per le Olimpiadi della Fisica 2021 organizzate da AIF sulla base del bando del Ministero delle Università e della ricerca.
AGGIORNAMENTO 3 marzo 2021
Con ordinanza n. 20 la Regione ha stabilito che fino al 5 marzo 2021 nel territorio dei Comuni della Provincia di Perugia le attività scolastiche e didattiche di tutte le classi delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie, si svolgono esclusivamente con modalità a distanza. Sono sospese tutte le attività laboratoriali nelle scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie e nei corsi IeFP.
Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della
classe che sono in didattica digitale integrata. Per il medesimo periodo sono sospesi nel territorio della Provincia di Perugia tutti i servizi socio educativi della scuola dell’infanzia, statali e paritarie.
Le scuole sono regolarmente in presenza (le superiori con quote di DaD), tranne nei casi di classi/istituti in quarantena.
Le scuole sono regolarmente in presenza (le superiori con quote di DaD), tranne nei casi di classi/istituti in quarantena. Il Presidente Zaia nella conferenza stampa dell’1 marzo: “L’Italia si sta colorando di arancione. La presenza delle scuole aperte è uno dei primi fattori scatenanti. L’Italia che si è colorata per prima è quella che ha aperto per prima le scuole. Io penso che la correlazione con le scuole ci sia fino in fondo. I ragazzi non hanno nessuna colpa, ma spesso hanno cariche virali alte seppure asintomatici. La scuola è un punto di snodo, dove il virus passa da una famiglia all’altra. Nella scuola avviene il passaggio del testimone del virus. Chiudere una scuola è una sconfitta. Quando apri una scuola chiudi le porte di una prigione, come diceva Hugo. La scuola va vissuta in presenza, ma non può passare l’idea che chi chiude una scuola ha l’anello al naso e chi la vuole tenere aperta rappresenta il mondo intellettuale. Se si chiude una scuola è perché ci sono indicazioni scientifiche e sanitarie. Sulla scuola nessuna posizione precostituita o ideologica. Sulla scuola ho chiesto ufficialmente il parere del Cts sabato scorso, per avere un dato obiettivo. Noi abbiamo l’obbligo di mettere in sicurezza i ragazzi e le loro famiglie”.
AGGIORNAMENTO 3 marzo 2021
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