L’apporto della scuola all’Expo 2015, in programma a Milano, non si limiterà alla presenza di due milioni di studenti, come annunciato dal ministro Giannini: in programma c’è anche la collaborazione scientifica tra l’Indire e il progetto Scuola di Padiglione Italia di Expo, l’esposizione universale di Milano che prenderà il via il prossimo primo maggio e si concluderà il 31 ottobre 2015.
“L’Indire – si legge in una nota dell’istituto – offrirà il proprio contributo con la presentazione dei primi risultati di alcune ricerche sulla scuola: dalle Avanguardie Educative, che ridefiniscono il rapporto fra spazi e tempi dell’apprendimento, ai modelli didattici offerti da Piccole Scuole Crescono, il progetto rivolto agli istituti montani e delle piccole isole, passando attraverso il tema delle architetture scolastiche innovative. Nel mese di ottobre, nello spazio di Padiglione Italia – Progetto Scuola, i ricercatori dell’Indire, insieme a insegnanti, professionisti ed esperti, racconteranno i processi di innovazione in atto nella scuola”.
“La scuola avrà – continua la nota – un ruolo centrale a Expo: dei venti milioni di visitatori attesi, si stima infatti che il 10% saranno studenti: oltre un milione e mezzo gli italiani, circa settecentomila quelli provenienti dall’estero. All’interno del Padiglione nazionale dedicato all’eccellenza del “Made in Italy”, il Progetto Vivaio Scuola, con cui l’Indire collabora, sarà un luogo di riflessione e condivisione sulle iniziative legate all’intero sistema formativo nazionale, dalla scuola dell’infanzia all’Università.
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“Grazie all’accordo siglato con il Miur e con Expo Milano 2015 – sottolinea Patrizia Galeazzo, Responsabile del Progetto Scuola – Padiglione Italia presenterà nel Vivaio scuola 736 progetti digitali realizzati dagli studenti con i loro docenti a testimonianza del valore educativo coltivato nel nostro Paese. L’esperienza scientifica dell’Indire guiderà il racconto e accompagnerà la vocazione internazionale del progetto”.
“La collaborazione scientifica con Padiglione Italia – dichiara Flaminio Galli, Direttore Generale dell’Indire – testimonia la centralità del nostro Istituto nel sistema scolastico italiano ed è frutto dell’impegno sul versante della ricerca educativa anche sul piano internazionale”.
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